Via libera al DDL Eco-Vandali: Chi danneggia monumenti dovrà risarcire lo Stato

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Il decreto legge Eco-Vandali ha ottenuto il via libera, imponendo un principio chiaro: coloro che danneggiano, deturpano o imbrattano i monumenti dovranno risarcire lo Stato per le spese sostenute nel ripristino. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, esprime soddisfazione per il provvedimento, affermando che è giunto il momento che le spese di restauro non siano più a carico degli italiani, ma piuttosto di chi compie atti dannosi.

Sangiuliano sottolinea l'importanza di porre fine all'opera vandalica su beni di immenso valore storico e culturale, attribuendola a individui che, secondo lui, non comprendono il significato e il valore del patrimonio che danneggiano con gesti dannosi e autolesionistici. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fratelli d'Italia, si unisce alle critiche, definendo inconcepibili le azioni di chi danneggia opere di bellezza e storia.

La ministra del Turismo, Daniela Santanché, sottolinea l'importanza del provvedimento per il turismo italiano, indicando che mantenere integri i monumenti e le bellezze storiche contribuisce a preservare l'unicità e l'autenticità delle destinazioni turistiche nel paese.

Il centrodestra sostiene in blocco il provvedimento, definendolo "di buon senso", mentre le critiche dall'opposizione non mancano. Il Partito Democratico (Pd) accusa il governo di non investire un euro in cultura e di inventare un provvedimento inutile. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana (Si) e parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra, definisce il decreto un' "enormità" e reagisce considerando la risposta spropositata. La questione si inserisce così nel dibattito tra le forze politiche, mentre il paese cerca di proteggere il suo ricco patrimonio artistico e culturale.