La Polizia di Stato ha eseguito una vasta operazione di confisca nella provincia di Latina, coinvolgendo un ex assessore comunale noto per i suoi legami con la malavita e le attività illecite. La somma dei beni sequestrati ammonta a un incredibile valore di 50 milioni di euro.
Le indagini, condotte con grande determinazione dagli esperti investigatori del Servizio Centrale Anticrimine e della Divisione Anticrimine della Questura di Latina, hanno portato alla decisione finale della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, in collaborazione con la questura di Latina. Questo importante provvedimento è stato emesso in base alla normativa antimafia, sottolineando il serio coinvolgimento dell'ex assessore con attività criminali.
L'uomo coinvolto in questa vicenda è un noto imprenditore nella zona di Latina ed è stato precedentemente consigliere comunale ed assessore presso il Comune di Sonnino. La sua storia con la giustizia risale al 2020, quando è stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Dirty Glass" condotta dalla Polizia di Stato in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Le accuse a suo carico sono state molteplici e gravi, tra cui calunnia, sostituzione di persona, bancarotta fraudolenta, omessa dichiarazione ai fini delle imposte, corruzione, autoriciclaggio, ricettazione, sequestro di persona, detenzione abusiva e porto di arma comune da sparo, accesso abusivo a sistemi informatici o telematici, rivelazione e utilizzo di segreti d'ufficio, favoreggiamento personale, truffa aggravata ed estorsione aggravata con metodi mafiosi.
L'accumulo di tali reati ha consentito all'imprenditore di accumulare una notevole ricchezza, stimata in 50 milioni di euro, composta da beni immobili e mobili. Il suo coinvolgimento con la malavita locale e campana ha contribuito significativamente alla sua ascesa finanziaria, che ora è stata fermata grazie all'operazione di confisca della Polizia di Stato.
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