Carta di Credito: 40enne di Treviso Indagato per Acquisti Illegali

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Un uomo di 40 anni di Treviso è ora sotto inchiesta per aver utilizzato indebitamente la carta di credito di un amico deceduto per effettuare acquisti che includono un iPhone, capi d'abbigliamento e una poltrona. L'uomo è accusato di reato di indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

La vicenda ha avuto inizio dopo la morte del titolare della carta, un medico in pensione di 75 anni, avvenuta nel 2020 a causa di complicanze legate al Covid-19. Il 40enne, conosciuto dal defunto, si sarebbe appropriato della carta senza il consenso della famiglia del defunto e avrebbe speso circa 4.000 euro in acquisti online.

L'uomo è riuscito a evitare sospetti fino a quando la banca ha bloccato la carta, rendendosi conto della morte del suo cliente. Successivamente, gli eredi del medico deceduto hanno presentato denuncia, scatenando un'indagine da parte delle autorità finanziarie.

Le Fiamme Gialle, insospettite dalla querela dei parenti dell'anziano defunto, hanno analizzato le transazioni sui conti correnti. Già dai primi riscontri emergevano movimenti bancari sospetti, inizialmente interpretati come smarrimento o clonazione della carta.

La svolta nel caso è arrivata quando l'indagato, per completare gli acquisti online, ha lasciato i propri dati personali sui siti web dove faceva gli acquisti. Questi dati includevano il numero di telefono, l'indirizzo email e l'indirizzo di consegna a lui riconducibile.

Con questi elementi, la Procura della Repubblica di Treviso ha concluso le indagini preliminari sul presunto responsabile. In caso di rinvio a giudizio, il 40enne rischia una pena da uno a cinque anni di reclusione e una multa che varia da 310 a 1.550 euro. La storia mette in evidenza l'importanza della legalità nell'utilizzo delle carte di credito e le conseguenze legali per chi compie atti illegali.