Zazoom di 19 set 2023

Il Piano di Emergenza del Governo per Affrontare la Crisi Migratoria

piano emergenza

Il governo italiano sta rispondendo in modo deciso all'attuale emergenza migratoria attraverso un piano diviso in due fasi. La prima fase è stata annunciata durante il Consiglio dei ministri ed è mirata a gestire la crisi a Lampedusa, un'isola siciliana che sta affrontando un aumento significativo degli sbarchi dalla Tunisia. La seconda fase, prevista per la prossima settimana, includerà nuove regole riguardanti i minori non accompagnati e le espulsioni di immigrati clandestini considerati "ad alta pericolosità sociale".

La prima fase prevede il raddoppio dei Centri di permanenza e rimpatrio (Cpr) in tutta Italia, passando da dieci a venti strutture, una in ogni Regione. Questo richiederà la collaborazione della Difesa, in particolare del Genio dell'Esercito, per costruire nuove strutture in aree scarsamente popolate e facilmente controllabili, al fine di evitare disagi e insicurezza nelle città italiane.

Questi lavori procederanno rapidamente grazie alle norme di semplificazione burocratica già approvate con il decreto-Cutro in primavera, e si prevede che le prime strutture siano pronte entro due mesi. A Lampedusa, l'Aeronautica è già al lavoro per costruire un Cpr che ospiterà circa trecento migranti. Inoltre, i tempi massimi di trattenimento all'interno dei Cpr saranno estesi a 18 mesi, e questa decisione sarà presa da un questore fino a quando un giudice non avrà effettuato l'identificazione e la procedura di rimpatrio.

Tuttavia, queste nuove norme non si applicheranno ai richiedenti asilo, per i quali rimarrà in vigore il limite di dodici mesi di permanenza nei Cpr. Questa prima parte del pacchetto sicurezza è stata inserita in un emendamento al "Decreto Sud" ed entrerà presto in vigore.

Il governo non si ferma qui, ma sta già pianificando ulteriori interventi. Il prossimo passo sarà la revisione della normativa riguardante i migranti minori non accompagnati, con l'obiettivo di migliorare la tutela dei minori e impedire che chiunque possa essere inserito nei circuiti per i minori attraverso una semplice autocertificazione. Inoltre, si prevede un aumento dei controlli medici per verificare l'età effettiva degli adolescenti che entrano illegalmente in Italia, utilizzando il criterio della "presunzione di maggiore età". In caso di dubbi, i migranti saranno considerati maggiorenni e inizierà il processo di rimpatrio per coloro che non hanno diritto all'asilo.

Il prossimo decreto mirerà anche a stringere i tempi per i rimpatri dei migranti irregolari, in particolare di coloro che sono considerati "violenti" e "pericolosi" a causa di reati, atti di violenza o minacce commesse sul territorio italiano. Questa normativa è stata sviluppata in risposta a eventi di cronaca nera come il tragico delitto di Rovereto, che ha visto coinvolto un migrante di origini nigeriane senza fissa dimora.

Per rendere più efficace il processo di rimpatrio, sarà fondamentale ottenere la collaborazione dei paesi di origine, specialmente quelli considerati "sicuri", come la Tunisia. A tal fine, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato una riunione alla Farnesina con gli ambasciatori dei paesi africani da cui proviene la maggior parte dei flussi illegali.

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