di Paola Cammarota di lunedì 24 luglio 2023

La riabilitazione fisica come parte integrante del percorso di recupero dopo una cerebrolesione acquisita post comatosa

riabilitazione fisica

Articolo scritto con la collaborazione di Rinascita Vita

Il recupero motorio dopo cerebrolesioni è un aspetto fondamentale nel percorso di ripresa delle persone che hanno subito una cerebrolesione acquisita post comatosa. Questa condizione, causata da una lesione cerebrale grave, può avere conseguenze significative sulla capacità motoria, cognitiva ed emotiva del paziente. La ripresa fisiologica svolge un ruolo cruciale nel favorire il recupero di queste funzioni compromesse, permettendo al paziente di migliorare la qualità della propria vita e riprendere gradualmente le attività quotidiane.

L'importanza della riabilitazione fisica nella fase post-comatosa

Durante la fase post-comatosa, il paziente può manifestare una serie di difficoltà motorie, sensoriali e cognitive a causa dei danni cerebrali. Con un percorso riabilitativo ci si propone di migliorare la funzionalità fisica e cognitiva del paziente, facilitando il recupero delle abilità motorie e la riorganizzazione delle funzioni cognitive.

Il sentiero della ripresa è un processo complesso che coinvolge una serie di professionisti sanitari specializzati, come fisioterapisti, logopedisti e terapisti occupazionali. Questi professionisti collaborano attivamente per definire obiettivi personalizzati e metodologie di intervento per ogni individuo.

Obiettivi e metodi della riabilitazione fisica

Gli obiettivi dopo una cerebrolesione acquisita post comatosa sono molteplici e dipendono dalle specificità di ciascun ammalato. Tra gli obiettivi comuni, vi è il recupero e il miglioramento delle funzioni motorie, sensoriali e cognitive, la prevenzione di complicanze correlate all'immobilità prolungata e il potenziamento dell'autonomia nella vita quotidiana.

I metodi utilizzati durante la terapia possono variare a seconda delle esigenze dell’ammalato e delle modalità di intervento scelte dalla equipe medica. Tra i metodi più comuni, vi sono esercizi di fisicità mirati a potenziare la forza muscolare, la flessibilità e l'equilibrio, terapie di stimolazione sensoriale per migliorare la percezione del corpo e del proprio ambiente e attività di rimonta cognitiva per favorire la ripresa delle funzioni cognitive.

Gli effetti positivi sulle funzioni motorie

La riabilitazione fisica svolge un ruolo fondamentale nel recupero delle funzioni motorie dopo una cerebrolesione acquisita post comatosa. Attraverso esercizi specifici, il paziente può lavorare sulla rigenerazione delle connessioni neurali danneggiate, facilitando così il recupero del controllo motorio.

Grazie alla riabilitazione fisica, egli può incrementare la propria forza muscolare, migliorare la coordinazione e l'equilibrio, e riprendere gradualmente le attività motorie di base, come camminare, salire le scale o manipolare oggetti.

Lo stimolo per il recupero cognitivo

Oltre ad influire positivamente sulle funzioni motorie, la riabilitazione fisica può rappresentare uno stimolo importante per il recupero cognitivo. Grazie all'esecuzione di esercizi mirati, il paziente può lavorare sulla memoria, l'attenzione, il linguaggio e la pianificazione delle attività, stimolando la plasticità cerebrale e facilitando la riorganizzazione delle funzioni cognitive.

Essa può essere combinata con terapie di stimolazione cognitiva, in cui il paziente è coinvolto in attività che richiedono l'elaborazione di informazioni, la soluzione di problemi e il riconoscimento di pattern. Questo approccio integrato favorisce l'integrazione delle diverse funzioni cerebrali e aiuta il paziente a riprendere il controllo delle proprie abilità cognitive.

Il supporto emotivo e psicologico

La riabilitazione fisica non agisce solo sulle capacità motorie e cognitive del ricoverato, ma rappresenta anche un importante supporto emotivo e psicologico. Durante il percorso riabilitativo, il paziente può sperimentare una serie di emozioni e sentimenti, come frustrazione, impotenza o ansia.

Gli operatori sanitari specializzati nel campo della riabilitazione fisica forniscono un sostegno rassicurante e motivazionale, incoraggiando il paziente a perseverare nel proprio percorso di recupero. Inoltre, grazie alle attività fisiche e cognitive proposte durante la riabilitazione, il paziente può sperimentare un senso di realizzazione e acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità.

La collaborazione tra equipe multidisciplinare e il ruolo degli operatori sanitari

La riabilitazione fisica post-comatosa richiede una collaborazione stretta tra un'equipe multidisciplinare di operatori sanitari. Ogni professionista apporta una competenza specifica per contribuire al percorso di recupero del paziente.

I fisioterapisti si occupano di migliorare la funzionalità motoria, utilizzando varie tecniche di terapia fisica e riabilitazione. I logopedisti si concentrano sul recupero delle funzioni del linguaggio, dell'arco glosso-laringeo e della deglutizione. I terapisti occupazionali lavorano invece sulla ripresa delle attività quotidiane, come la cura personale, la gestione del denaro o la preparazione dei pasti.

Inoltre, gli operatori sanitari svolgono un ruolo fondamentale nella valutazione e nel monitoraggio del processo di riabilitazione, adattando costantemente le terapie in base ai progressi del paziente e alle sue specifiche esigenze.

Grazie alla collaborazione di un'equipe multidisciplinare, il ricoverato può migliorare le funzioni motorie, cognitive ed emotive, riprendendo gradualmente l'autonomia e la qualità della propria vita. La riabilitazione fisica offre opportunità di crescita e stimolo, permettendo al degente di superare le difficoltà legate alla cerebrolesione e riappropriarsi delle proprie capacità.

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