Attacco notturno al ponte di Kerch: Tensione crescente tra Russia e Ucraina

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Attacco notturno al ponte sullo Stretto di Kerch: Impatto sulla Crimea occupata e tensione tra Russia e Ucraina.

La scorsa notte, intorno alle tre, un attacco ucraino ha colpito il ponte sullo Stretto di Kerch, che collega la Russia alla penisola di Crimea occupata. Gli abitanti del lato crimeano hanno avvertito forti esplosioni e alcuni canali militari russi su Telegram affermano che due missili hanno danneggiato una campata del ponte stradale, causando il crollo di una sezione limitata. Altri canali, in particolare quello della compagnia di mercenari Wagner, sostengono che il ponte sia stato attaccato con droni marini, che hanno circumnavigato la penisola prima di colpire un pilastro dopo almeno una notte di navigazione. Attualmente, non è ancora chiaro l'entità dei danni, ma il passaggio delle auto e dei treni è stato interrotto, sebbene il ponte ferroviario parallelo alla strada sia rimasto intatto. Le autorità filorusse della Crimea stanno invitando i turisti a rimanere nei loro alberghi. Secondo le prime informazioni, l'attacco ha causato la morte di due civili.

Da evidenziare che il ponte era già stato danneggiato da un'esplosione molto intensa all'alba dell'8 ottobre dell'anno scorso, e si ritiene che l'intelligence ucraina abbia deciso di colpire nel giorno prima del compleanno del presidente russo Putin, anche se l'operazione è stata ritardata di alcune ore. Una delle ipotesi suggerisce l'utilizzo di droni navali. Ieri c'è stato un tentativo fallito di un attacco massiccio da parte degli ucraini contro la base navale di Sebastopoli, con nove droni, che potrebbe essere considerato un diversivo. È anche possibile che l'esercito ucraino abbia utilizzato i missili Storm Shadow, forniti dal Regno Unito a partire da maggio, progettati per volare a un'altitudine di circa quaranta metri e in grado di superare le difese aeree della Russia. Prima dell'arrivo di tali missili, che possono colpire a una distanza superiore ai trecento chilometri, il ponte di Kerch era fuori dalla portata degli ucraini, ma ora è diventato un bersaglio naturale. È molto probabile che ci saranno ulteriori bombardamenti fino a quando il ponte non diventerà inaccessibile.

Il ponte di diciotto chilometri, che include una strada e una linea ferroviaria, inaugurato da Putin nel 2018, è un simbolo dell'annessione illegale della Crimea da parte della Russia ed è anche un nodo logistico cruciale. Senza il ponte di Kerch, i soldati, i rifornimenti e i mezzi militari di Mosca possono raggiungere la penisola solo via mare o attraverso il corridoio di terra a nord, una fascia costiera larga novanta chilometri che è sotto attacco da parte delle truppe ucraine dal mese di giugno. L'obiettivo dell'offensiva di Kiev è interrompere il corridoio di terra, ma finora le forze ucraine sono riuscite ad avanzare solo di otto chilometri su novanta, poiché le linee di difesa russe, che si estendono per circa trenta chilometri, hanno resistito alle prime settimane di attacchi. Se gli ucraini riuscissero a superare tali linee, il libero passaggio dei russi verso la Crimea anche dal nord sarebbe a rischio, poiché le altre linee difensive più vicine alla costa sono più deboli, e le strade e le linee ferroviarie finirebbero gradualmente sotto il fuoco nemico. La meta finale dell'Ucraina, tra la controffensiva e i raid missilistici sul ponte di Kerch, è chiara: separare effettivamente la Crimea dalla Russia.