Santo Stefano di Cadore funerali: Dolore incolmabile

Tragedia di Santo Stefano di Cadore: Funerali commoventi per le vittime dell'incidente causato da Angelika Hutter. Il 14 luglio è stato un giorno di lutto per Santo Stefano di Cadore, un incantevole paese delle Dolomiti bellunesi che è stato sconvolto da una terribile tragedia avvenuta il 6 luglio scorso. In quell'occasione, una famiglia è stata travolta da un'auto Audi guidata da Angelika Hutter.

santo stefano

Oggi, le salme di Mattia Antoniello, un bambino di soli 2 anni, della nonna Maria Grazia Zuin e del padre Marco Antoniello sono state accolte nella chiesa di, il comune di origine della famiglia. Essi riposeranno vicino l'uno all'altro dopo la funzione funebre. L'intera comunità si è riunita all'interno e all'esterno della chiesa per rendere loro l'ultimo saluto e per mostrare il proprio sostegno ai parenti.

In particolare, Elena Potente, sopravvissuta all'incidente e compagna di Marco nonché madre di Mattia, ha avuto il coraggio di salire sull'altare accanto al cognato Rocco Antoniello. Tenendosi per mano, i due hanno preso la parola di fronte alle bare dei loro cari più amati.

Alla cerimonia erano presenti anche alcune personalità istituzionali, tra cui il prefetto di Venezia Michele di Bari, il sindaco della città lagunare Luigi Brugnaro, il presidente del consiglio comunale Ermelinda Damiano, il vicesindaco Andrea Tomaello e il sindaco di Santo Stefano di Cadore Oscar Meneghetti.

"Di fronte a queste tre bare, siamo senza parole e proviamo un nodo allo stomaco", ha dichiarato il parroco don Giuseppe Simoni, che un anno fa aveva battezzato il piccolo Mattia e che la famiglia ha voluto come celebrante. "Queste tre bare ci ricordano una drammatica realtà che è difficile accettare e impossibile comprendere umanamente, perché in un attimo tre vite sono state spezzate".

"È un dolore che non può essere consolato", ha continuato il parroco, "come si può fronteggiare la morte di un bambino le cui speranze erano appena sbocciate? Siamo tutti sconvolti da queste perdite".

"È stato un colpo davvero devastante", ha spiegato lo zio di Elena Potente in un'intervista a Morning News, un programma di Canale 5. "Le nostre lacrime sono infinite, non riusciamo a trovare una spiegazione. Dove sono i suoi familiari? Cosa ne è della gente che le era vicina? È una criminale? Siamo tutti increduli. Non sto dicendo che colpendo lei si risolva tutto, ma ha commesso un errore e chi sbaglia deve pagare. Nessuno sa nulla, tutto sembra essere avvolto nel silenzio". L'zio ha poi parlato di Elena, dicendo: "Non l'ho vista di persona, ho parlato con lei al telefono. Cerchiamo di darle forza, è una ragazza dallo spirito forte, speriamo che riesca a resistere".