Si aggrava la situazione dell'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna, con un bilancio tragico che continua ad aumentare. Al momento sono stati contati tredici morti, e purtroppo ci sono anche diversi dispersi. I Comuni alluvionati sono saliti a 42, mentre il numero degli sfollati si avvicina ai 10.000.
Le conseguenze dell'alluvione sono state devastanti, con danni stimati in miliardi di euro. Circa 18.500 utenze sono rimaste senza elettricità, aggravando ulteriormente la situazione di emergenza. Inoltre, l'allarme frane è stato dichiarato, mettendo la regione in stato di massima allerta.
L'allerta rossa è stata confermata anche per oggi dimostrando che il maltempo non accenna a diminuire. Le autorità continuano a monitorare attentamente la situazione e a coordinare gli interventi di soccorso per fronteggiare l'emergenza in corso.
La conta delle vittime ha portato alla luce ulteriori tre morti nel Ravennate, dove si registra anche la presenza di una persona dispersa. La situazione è estremamente critica, con 27.000 persone ancora prive di elettricità nella regione.
La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla rottura dell'argine di un canale di bonifica del Reno, creando un'ulteriore allerta nel comune di Lavezzola.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha espresso profonda preoccupazione per i danni causati dall'alluvione, paragonandoli a quelli di un terremoto. Papa Francesco ha inviato un messaggio di vicinanza e sostegno alle vittime del maltempo.
Il ministro dell'Ambiente, Pichetto, ha annunciato che verrà richiesto il fondo di solidarietà dell'Unione Europea per far fronte all'emergenza. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, intervenendo in un'intervista televisiva, ha sottolineato che, purtroppo, eventi di questa portata potrebbero ripetersi a causa dei cambiamenti climatici, sottolineando la necessità di adattarsi a tali scenari.
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