Irem Corporation nel lontanissimo 1987 debuttò con R-Type, uno shoot’em up che diventò in poco tempo uno dei più famosi videogiochi coin-op di quell’epoca. Grazie alle rivoluzionarie introduzioni nel gameplay e a un level desing di altissimo livello il gioco divenne una pietra miliare dei videogiochi. Oggi il titolo, con il nome di R-Type Final 3 Evolved, è arrivato sulle console nex-gen e dopo averlo provato ecco cosa penso in questa recensione.
R-Type Final 3 Evolved si presenta molto bene sia ai nuovi giocatori sia ai più attempati. Dal menu principale, oltre alle sezioni inerenti alla campagna principale, sarà possibile accedere a Museo, l’Hangar, Shopil e al Codex. Una volta avviato il gioco si può scegliere fra cinque diversi livelli di difficoltà: addestramento, bambino, normale, Bydo ed R-Typer. Più è alta la difficoltà più nemici ci saranno e meno vite per rientrare dall'ultimo check-point. Se si finiscono tutte le vite si inizia tutto da capo. Andando avanti nella modalità campagna i giocatori ottengono delle risorse che permettono di accedere a nuove e potenti navicelle spaziali presenti nella sezione Museo. Le navicelle sbloccate potranno essere spostate nell’Hangar e modificate cambiandone il colore e applicando dei sticker. Grazie alle risorse ottenute durante le battaglie presso lo Shop del gioco saranno acquistabili sticker, colori, caschi e pose dei piloti.
R-Type Final 3 Evolved è un buon gioco. Ancora riesce a divertire senza però portare nessuna innovazione o evoluzione. Il gameplay è fedelissimo all'originale ma tecnicamente è poco rifinito. La difficoltà elevata lo rende adatto ai players che amano le sfide ardue. Consigliato a chi ama i giochi vintage!
Voto 7/10
Altre News per: typefinalevolvedrecensione