Concorso in omicidio stradale: sei indagati rinviati a giudizio per la morte di un bambino di 7 anni

Il 16 agosto del 2018, la famiglia Castelli stava viaggiando in auto durante una vacanza in Sicilia, quando sono stati travolti da un'altra vettura e colpiti da una barriera stradale. Il bambino era seduto sul sedile posteriore con la cintura di sicurezza allacciata, ma purtroppo non è sopravvissuto all'incidente. Dopo un'indagine, il gup del tribunale di Sciacca ha disposto il rinvio a giudizio di dirigenti e tecnici del Libero consorzio di Agrigento, oltre a un ispettore della polizia municipale e a un capo cantoniere.
A fine 2022, il giudice Cucinella del tribunale di Sciacca aveva assolto, perché il fatto non sussiste, dall'accusa di omicidio stradale Pierluigi Badano, autista dell'auto che si è scontrata con quella della famiglia Castelli. Adesso il gup ha disposto il rinvio a giudizio di Achille Contino, direttore ad interim del settore "Ambiente e territorio e infrastrutture stradali"; Michelangelo Di Carlo, dirigente dell'ufficio infrastrutture stradali; Filippo Napoli, responsabile di sezione; Eduardo Salemi, tecnico del Libero consorzio di Agrigento. Rinvio a giudizio anche per l'ispettore della polizia municipale di Menfi Enzo Alonge, quale responsabile del controllo segnaletica, e per Giuseppe Prestia, capo cantoniere provinciale.
Le indagini avrebbero fatto emergere carenza e inadeguatezza della segnaletica, ma anche omissione dei dovuti controlli e della vigilanza sullo stato di conservazione e sull'efficienza tecnica delle barriere poste sulla strada provinciale 50. Le difese avevano chiesto il non luogo a procedere, sostenendo che nessuna omissione può essere addebitata ai sei imputati, assistiti dagli avvocati Antonino e Vincenza Gaziano, Maurizio Gaudio, Pasquale Marchese, Anna Macaluso e Antonio Provenzani.
La prima udienza del processo dinanzi al giudice monocratico si terrà il prossimo 11 luglio. La famiglia si è costituita parte civile.