di Zazoom di venerdì 7 ottobre 2022

Mandragora venduta come spinaci : 8 intossicati a Napoli

mandragora venduta

Pensavano che fossero spinaci, ma era Mandragora. 8 è finito in ospedale. Uno di loro, un uomo di 44 anni, è in gravi condizioni. L'allarme è scattato in tutto il napoletano. La Mandragora può causare febbre e allucinazioni. I lotti, rintracciati dai carabinieri del Nas, sono stati ritirati dal mercato e si traccia la filiera. Gli ortaggi venivano venduti in due negozi a Pozzuoli e nel vicino comune di Quarto. Il Comune di Napoli invita a non consumare spinaci freschi ma solo surgelati.

Otto persone di due famiglie diverse ricoverate in ospedale per intossicazione alimentare da Mandragora, ortaggio velenoso simile agli spinaci nelle foglie, acquistato alla rinfusa in vari negozi dei comuni di Quarto e Monte di Procida. I sintomi riscontrati sarebbero infatti da attribuire alla “Mandragora”, pianta che verrebbe confusa con spinaci e barbabietole.

Sei di questi sono ricoverati all'ospedale Santa Maria Delle Grazie. Un uomo di 44 anni, in particolare, è in condizioni gravi e con prognosi infausta. I carabinieri hanno avviato le indagini nei negozi dove le due famiglie hanno fatto la spesa di frutta e verdura per risalire al mercato ortofrutticolo da cui proviene la partita di spinaci freschi o barbabietole "contaminate". Al lavoro anche l'ASL Napoli 2 Nord. Dopo il caso, i carabinieri di Pozzuoli e il Nas stanno ritirando in via precauzionale alcuni lotti di ortaggi da alcuni fruttivendoli e mercati alimentari di Pozzuoli e Quarto, in provincia di Napoli. All'ospedale Santa Maria Delle Grazie sono intervenuti i carabinieri dell'azienda di Pozzuoli. Dalle prime informazioni sembra che le verdure fossero sciolte e scartate. Al momento è escluso che lo scambio sia avvenuto in una sorta di mercato nero dove i prodotti costano meno. Potrebbe invece essere stato un errore commesso all'inizio della filiera, sul mercato all'ingrosso, poiché il prodotto è stato poi acquistato.

Sul caso delle dieci persone intossicate dalla Mandragora, continuano le indagini dei carabinieri in sinergia con i colleghi del Nas e con personale specializzato delle ASL locali competenti. È in corso la catena di distribuzione per tracciare i lotti che potrebbero essere a rischio di «mandragola». Da quanto finora accertato, alcuni lotti sono stati commercializzati da aziende di Forio d'Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (Salerno) e Avezzano (Aquila). Le ASL territorialmente competenti hanno sottoposto gli alimenti a blocco ufficiale per il campionamento e l'analisi.

Pianta della Mandragora

La pianta della Mandragora è ampiamente distribuita in tutto il Mediterraneo. Tutte le sue parti sono potenzialmente pericolose per la presenza di sostanze con proprietà allucinogene. «Le proprietà farmacologiche della pianta - scrivono gli autori del capitolo dedicato alla pianta nel libro Neuropatologia delle tossicodipendenze e dell'abuso di sostanze - sono note fin dall'antichità. Tutte le sue parti sono velenose e contengono alcaloidi come scopolamina, atropina e ioscina.La pianta era utilizzata per scopi lenitivi, analgesici, anestetici e afrodisiaci, ma anche per le sue proprietà allucinogene.Ci sono diverse segnalazioni di avvelenamento accidentale per la sua grande somiglianza con altre piante comuni e commestibili, come alcuni tipi di lattuga, o al consumo delle sue bacche da parte dei bambini». 

La Mandragora è un'erba perenne della famiglia della belladonna con fiori azzurri, frutti gialli, foglie ovali oblunghe e radici spesse, carnose e spesso biforcute, che secondo le leggende assomigliano a volti umani e dove sostanze pericolose sono più concentrati I sintomi vanno da nausea, vomito, problemi intestinali, secchezza delle fauci e difficoltà a urinare da intossicazione leggera a h allucinazioni, delirio e tachicardia, sebbene siano segnalati anche decessi per sospetto avvelenamento.