Secondo Costa «se l'obiettivo è convivere con il virus allora dobbiamo imparare a convivere con i positivi. Penso che dobbiamo concentrarci più sui sintomatici che sugli aspetti positivi. Continuare a cercare i positivi non è la strategia giusta", sottolineando che i numeri negli ospedali "sono ben al di sotto" delle soglie.
In Italia si assiste a una nuova ripartenza del contagio curva e molti esperti indicano che si sta osservando una nuova ondata estiva con il picco che potrebbe arrivare a fine luglio: «Non bisogna confondere la prudenza con la paura». troppa preoccupazione o allarmismo" perché "la situazione al momento è sotto controllo". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa parlando a SkyTg24. Secondo Costa «se l'obiettivo è convivere con il virus allora dobbiamo imparare a convivere con i positivi. Secondo noi bisogna puntare più sui sintomatici che sui positivi. Continuare a cercare i positivi non è la strategia giusta", sottolineando che i numeri negli ospedali "sono ben al di sotto" delle soglie.
Un rapporto pubblicato lo scorso maggio da Santé Publique France ha confrontato i sintomi tra le diverse sottovarianti di Omicron, da BA.1 che ha caratterizzato l'ondata invernale tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 alle ultime, BA.4 e BA. 5, che in questo momento stanno facendo risalire il contagio. Secondo il rapporto, non ci sono molte differenze. Tuttavia, sono aumentati i problemi di affaticamento, tosse, febbre e mal di gola. La durata media dei sintomi sarebbe di circa quattro giorni. Tuttavia, l'analisi dei sintomi riguarda principalmente le persone che sono state vaccinate e quindi già protette dalla forma aggressiva del virus.
I non vaccinati, invece, rischiano effetti più gravi. Un rapporto pubblicato lo scorso maggio da Santé Publique France ha confrontato i sintomi tra le diverse sottovarianti di Omicron, da BA.1 che ha caratterizzato l'ondata invernale tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 alle ultime, BA.4 e BA. 5, che in questo momento stanno facendo risalire il contagio. Secondo il rapporto, non ci sono molte differenze. Tuttavia, sono aumentati i problemi di affaticamento, tosse, febbre e mal di gola. La durata media dei sintomi sarebbe di circa quattro giorni. Tuttavia, l'analisi dei sintomi riguarda principalmente le persone che sono state vaccinate e quindi già protette dalla forma aggressiva del virus. I non vaccinati, invece, rischiano effetti più gravi.
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