di Angelo Caputo di lunedì 23 maggio 2022

Saro Grimani, l'artista di chi non ha voce

saro grimani

Saro Grimani, artista veneziano, crea le proprie opere partendo da antichi oggetti d’arte riciclati . Saro mette il suo talento a disposizione di chi non ha voce, sensibilizzando lo spettatore verso temi di interesse sociale.

L’impegno sociale

Le sue opere sono sempre più apprezzate da collezionisti e critici d’arte, di recente l’autore ha partecipato alla mostra d’arte contemporanea, organizzata dalla prestigiosa galleria Dantebus di Roma, esponendo una propria opera dal titolo “Salviamo il Pianeta”.

saro grimani

Opere e progetti

Saro Grimani, ama dire delle proprie opere “Non sono io che le creo, ma la natura con le sue forze e i suoi eventi, questo rende ogni opera unica ed irriproducibile”, l’artista, rivisita vecchi oggetti d’arte con uno stile unico ed inimitabile; molto sensibile anche al tema della guerra Saro di recente ha prodotto due opere dal titolo “No War“ e “No war 2” ed ha appena completato un’altra opera dal titolo “Food War” che l’autore è intenzionato a candidare alla biennale di Chianciano, importante e suggestiva mostra d’arte che si terrà ad Agosto 2022.

Il prossimo progetto, già in cantiere, sarà mirato a sensibilizzare lo spettatore contro la violenza sulle donne.

saro grimani

Biografia

Saro Grimani, nasce a Napoli, ma dopo gli studi universitari, affascinato dall’arte del luogo, si trasferisce a Venezia, dove attualmente vive e lavora. Compie esperienze legate al digital marketing e all’arte contemporanea.

Artista eclettico e molto attivo in rete possiamo trovare informazioni su di lui e sulle sue opere sul sito internet sarogrimani.eu , la pagina Facebook oppure il profilo Instagram.

saro grimani

Pubblicazioni

Saro Grimani, è anche autore del libro “Saro Grimani – Oltre il confine”, leggibile gratuitamente sul proprio sito internet, dove ci spiega le sue opere e ci racconta la sua storia.

Non nascondo di aver provato emozione e sorpresa , racconta Saro, quando, contattato, dalla casa editrice Dantebus, mi fu proposto il mio primo contratto editoriale con la possibilità di esporre le mie opere presso una prestigiosa galleria d’arte di Roma.

Mai avrei pensato che critici d’arte ed editori potessero essere interessati alle mie opere, in fondo Saro Grimani era nato alcuni anni prima, in un periodo di profonda depressione e solitudine, allo scopo di alleviare i tormenti della mia anima. Saro era la mia vendetta contro quanto l’umanità, facesse contro se stessa o contro il proprio pianeta ed ecco allora, il mio rigetto per la pittura tradizionale che si trasforma in sperimentazione, l’oggetto è elevato a soggetto acquisendo dignità di opera d’arte.

Mi spingevo così oltre il confine dell’arte e dell’anima, trovando sollievo e serenità, gli stessi che spero di trasmettere a chi osserva le mie opere.

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