Per Conte non c'è dubbio che il M5s abbia «una chiara posizione euro-atlantica e io stesso ho più volte ribadito che gli impegni presi al quartier generale della Nato tanti anni fa devono essere rispettati: chi insinua il contrario è in malafede. La sofferenza degli ultimi anni, però, non va ignorata: chiedere uno sforzo finanziario di 10/15 miliardi in poco meno di due anni dal nostro bilancio significa distrarre risorse dagli obiettivi, quindi prioritari, della transizione energetica e dell'assistenza sociale. Chi si assumerà la responsabilità di non ascoltarci si farà carico anche della fibrillazione di cui il Paese francamente non ha bisogno. Ho letto appelli al buon senso: eccoci qua, facciamo prevalere il buon senso».
Infine Conte si dice pronto a mettere in discussione l'alleanza con il Pd: "Il M5S non può rinunciare alla propria identità e all'interesse dei cittadini per convenienza politica. Ma credo che alla fine prevarrà il buon senso Ricordiamoci che le questioni che ci poniamo sono particolarmente vicine al cuore dei cittadini e il perseguimento di un frenetico riarmo rischia di segnare un solco profondo nell'opinione pubblica. Dobbiamo essere all'altezza di quanto chiede il Paese”.