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di Mario Ferrazzuolo di giovedì 20 gennaio 2022

Viveva ai Parioli e aveva 3 Ferrari : Oggi vive in un'auto a Firenze

Viveva

Alberto ha 82 anni e conduceva una vita normale, anzi. Di certo ha condotto una vita fuori dagli schemi: abitava a Roma ai Parioli in 300 mq e aveva 3 Ferrari in garage. Più tardi, però, la figlia si ammalò di AIDS e lui tornò a Roma per aiutarla, ma all'età di 31 anni morì. E in breve tempo la sua vita si capovolge. Ora vive in macchina a Firenze, dorme in una struttura della Caritas nel vicino comune di Sesto Fiorentino, ma lì può solo pernottare.

In un'intervista al Corriere Fiorentino, Alberto ha raccontato la sua storia. Tutto è cambiato dal momento in cui sua figlia è morta. "Da allora la mia vita è crollata, non volevo più fare niente". E così Alberto smette di lavorare, trova dei lavori precari, ma durano quanto il tempo di un'illusione. Da Roma si trasferì a Firenze, dove fu ospitato in una struttura per emarginati dell'Opera Pia. Poi la struttura chiude e lui arriva a Sesto Fiorentino, a casa di un amico. Dopo un po' muore anche lui e Alberto si ritrova per strada.

Oggi ha 82 anni e vive in una struttura della Caritas dove, infatti, può solo pernottare. “Resto fuori tutto il giorno. Dall'alba alle 19:00, dice. Salto sempre il pranzo". La sua vita diventa un'eterna attesa per la fine della giornata e torna alle strutture. Esce la mattina presto e inizia a girare per la città, non ha soldi per un caffè o un panino e quindi va spesso nei bar e poi esce poco dopo. E vaga in cerca di riparo, avendo pensieri orribili. Guarda le persone senza prestare attenzione e nessuno gli parla.

Anche Alberto è sdentato: "Mi hanno rubato la dentiera", dice triste. E intervistato da Jacopo Storni dice: «E pensare che una volta ero ricco. aveva una camiceria ai Parioli, vestiva personaggi famosi, abitava in una casa di 300 mq, guadagnava molto, aveva 3 Ferrari, una bianca, una nera e una marrone. Oggi, però, gli resta solo una Punto che tiene parcheggiata nel parcheggio della Caritas. “Spesso mi chiudo in macchina per sentire meno freddo. Però tengo il motore spento per non consumare benzina e quindi fa ancora freddo.

L'uomo di 82 anni ha un figlio, ma di questa situazione non sa nulla. I rapporti tra i due non sono buoni: "A volte -confessa- lo chiamo al telefono, ma quando risponde riattacco velocemente perché sono imbarazzato".

Ha commesso molti errori in passato. “Conoscevo tutti a Roma. Ero amico del fratello di Raffaella Carrà e andavo spesso a casa sua. Quando è morto, ho pianto. Mia moglie era una modella Valentino, era bellissima. Ma non sono stato un buon marito e un buon padre. L'ho tradita con un'altra donna e sono fuggito in Brasile. La sua vita è più simile a un romanzo e, probabilmente, servirebbe un libro per capirla meglio, ma in quest'ultima fase Alberto ha perso tutto.

Per gli anni di lavoro e contributi versati, avrebbe diritto a 650 euro al mese di pensione. Ma non è stato ritirato per 5 mesi. «Ho perso la carta d'identità e senza di essa non posso riscuotere la pensione. Ma non posso nemmeno farlo di nuovo perché non ho una residenza...».

Il Comune di Firenze, infatti, consente, mediante l'iscrizione all'anagrafe, alle persone senza fissa dimora di richiedere la carta d'identità, di accedere all'assistenza sanitaria e di ottenere tutti i documenti ei benefici per i quali l'iscrizione alla residenza è condizione necessaria. Con una sola clausola si dimostra che si risiede stabilmente nel territorio. Cosa che, in effetti, fa Alberto. "Ma al momento l'istituto che mi ospita non mi sta aiutando".

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