Paola Cammarota di 13 ago 2021

Asta Fantacalcio 2021: i consigli per la nuova stagione

asta fantacalcio

Il calcio d’inizio della nuova stagione è ormai alle porte. Il prossimo 21 agosto, Inter-Genoa e Verona-Sassuolo apriranno le danze della Serie A 2021/2022, che si presenta ai nastri di partenza interessante e ricca di spunti come mai negli ultimi anni. A farla da padrona sono stati i cambiamenti in panchina delle big: delle sette “top squadre”, solo due, Milan e Atalanta, ripartiranno con lo stesso allenatore della scorsa stagione.

Estremamente interessanti i ritorni in Serie A di tre allenatori che, nel corso dell’ultimo decennio, hanno scritto importanti pagine dello sport più famoso del mondo: Allegri, tornato alla Juventus dopo due anni di esilio; Mourinho, nuovamente in Serie A a distanza di 11 anni dalla conquista dello storico Triplete con l’Inter; Sarri, che ha scelto la Lazio per ricominciare la propria avventura professionale dopo un anno di riposo.

Asta di ferragosto: meglio puntare su calciatori non in odore di trasferimento all’estero

La ripresa della Serie A, però, coincide anche con un momento sacro come l’asta del Fantacalcio. Un rito imprescindibile che si consuma ogni estate, dando forma a serate esilaranti in compagnia degli amici. Mancano ormai pochi giorni all’avvio del torneo. E non sono pochi i fantacalcisti che, pur di non perdere alcuna giornata del nostro campionato, decidono di dar corso all’asta in pieno calciomercato.

Una situazione complessa che richiede, ad esempio, costanti aggiornamenti, restando informati sulle probabili formazioni fantacalcio serie A, ed anche una discreta dose di fortuna: in un calciomercato complesso come quello attuale, dove i movimenti più importanti rischiano di concretizzarsi ben oltre la data di avvio del campionato, si corre il rischio di perdere qualche giocatore per un trasferimento all’estero o tenere in rosa atleti che, complice il passaggio ad un nuovo club, rischiano di trovare meno spazio.

Se si effettua l’asta in queste giornate agostane, di conseguenza, meglio puntare su calciatori non oggetto di possibili trasferimenti all’estero (vedasi il caso di Lukaku), privilegiando quelli che, con ragionevole certezza, giocheranno il prossimo anno in Serie A. E, perché no, effettuare qualche azzardo senza spendere troppi crediti. Il caso di Lammers, ad esempio, è indubbiamente interessante.

Il ventiquattrenne attaccante olandese, infatti, è in odore di passaggio al Grifone, dove potrebbe trovare spazio e mettere in mostra quelle doti esibite ad Heerenveen e solo in parte a Bergamo, chiuso dalla presenza di due “mostri sacri” come Zapata e Muriel. Ballardini, d’altro canto, apprezza molto il giocatore ed è disposto a scommettere sulla sua definitiva esplosione in Italia.

Oshimhen atteso alla definitiva consacrazione

Un’altra soluzione “low-cost” potrebbe essere rappresentata da Deulofeu, che l’Udinese ha riscattato definitivamente dal Watford (operazione chiusa in “famiglia” dai Pozzo) e si presenta ai nastri di partenza completamente ristabilito dai i gravi infortuni patiti lo scorso anno.

Le qualità del giocatore sono evidenti. E si sono potute apprezzare anche nella breve esperienza al Milan e nelle stagioni in cui ha indossato la maglia degli Hornets: a 27 anni, Gerard è chiamato alla definitiva consacrazione. E Llorente, navigato compagno di reparto, potrebbe risultare prezioso per esaltare le sue caratteristiche.

Se Lammers e Deulofeu rappresentano, almeno ad oggi, delle opzioni di secondo piano, quelle che spesso, però, risultano determinanti per vincere un campionato, un nome sul quale val la pena spendere svariati crediti è Victor Osimhen. Dopo una prima annata contraddistinta da diversi problemi fisici, che non gli hanno impedito di andare in doppia cifra nella classifica marcatori Serie A, il nigeriano sembra estremamente adatto al gioco di Spalletti, allenatore, come pochi, in grado di esaltare le doti di un attaccante.

L’ex Lilla, oltretutto, ha dimostrato sia in Ligue 1 che in Serie A di essere un prezioso punto di riferimento per i propri compagni, un giocatore in grado di aprire spazi e favorire gli inserimenti dei centrocampisti, caratteristica storica delle squadre allenate dal tecnico toscano. Non dovrà destare stupore, eventualmente, un nuovo exploit di Zielinski, reduce da ben 8 gol la scorsa stagione, che potrebbe andare a segno con continuità ancor maggiore.

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