Giuseppe Saieva di 6 mag 2021

Resident Evil Village Recensione PS4 Pro

resident evil

Dopo mesi e mesi di notizie e attese, finalmente sono riuscito a mettere le mai sopra Resident Evil Village per parlarne nel dettaglio. Come molti già sapranno, questo capitolo è collegato a Resident Evil VII Biohazard; quindi si consiglia vivamente di giocare il settimo capitolo. Se non vi va, niente paura! Capcom in questi giorni ha pubblicato un video che riassume quello che è accaduto nel settimo capitolo.

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Storia

Dopo tre anni dagli eventi di Dulvey, Ethan e Mia hanno cercato di rifarsi una vita e hanno avuto una bambina di nome Rosemary. Chris Redfield assieme alla sua squadra attacca Ethan, uccide Mia e rapisce Rosemary. Ethan va alla ricerca della figlia e si ritrova in un misterioso villaggio; qui dovrà vedersela con dei feroci lycan e con quattro Signori che amministrano la zona tutti devoti alla criptica Madre Miranda. La narrazione è perfetta. Resident Evil Village chiarisce dei punti rimasti in sospeso con il settimo capitolo e allo stesso tempo ne apre altri. Tuttavia, la trama è piuttosto lineare; per scoprire i minimi dettagli il giocatore dovrà prestare attenzione sia alla narrazione e soprattutto ai documenti sparsi in giro per la mappa di gioco. Chi invece vorrà finire il gioco senza prestare attenzione ai dettagli, alla fine avrà una comprensione sommaria e confusa degli eventi accaduti nel gioco.

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Gameplay

Resident Evil Village ha una visuale in prima persona e, una volta immersi nel gioco, si percepisce come un senso di solitudine; si ha anche la sensazione di essere costantemente osservati. L’immersione funziona molto bene sia negli ambienti interni che esterni. Il gioco è pieno di colpi di scena e, quando si pensa di aver capito, ecco che la situazione cambia totalmente. In Resident Evil Village il giocatore si troverà in molte e differenti situazioni: dalla lotta per sopravvivenza, alla risoluzioni di enigmi, a tentare un tipo di gioco simil stealth per sfuggire ai nemici o combattere in veri e propri duelli ecc. Ma anche comprare, potenziare e costruire oggetti, pianificare una strategia o fuggire, insomma non ci si annoia mai.

Parlando di Gunplay, sono rimasto molto soddisfatto. Infatti, a seconda dell’arma usata, cambia moltissimo il rumore, rinculo, peso specifico ecc. Da segnalare l’eccellente impiego dei grilletti adattivi del DualSense. Imparare a padroneggiare le armi è l’unica cosa che vi terrà in vita. I lycan sono veloci, altri nemici sono lenti ma più letali. Negli scontri c’è una discreta verticalità; infatti, lottando contro uno o più nemici si potrà salire in una posizione sopraelevata o scendere nel sottosuolo. Se si è in pericolo, si potrà fuggire per recuperare un pò di salute, ma alla fine si dovrà per forza affrontare i nemici per passare alla zona successiva. Non mi è piaciuto che alcuni nemici abbiano una ristretta area d’azione; in pratica voltano le spalle al giocatore tornando al loro posto e ignorandolo del tutto.

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Per quanto riguarda il level design, Resident Evil Village copia dai capitoli passati donandoci un’esperienza al top. E’ un gioco molto più ampio del precedente, qui le aree di gioco sono più interconnesse con una mappa che si sblocca progressivamente. Ci sono molte zone segrete, chiavi da recuperare, piccoli enigmi da risolvere ecc. I fan, questa volta, sono stati accontentati, infatti, ritorna la Modalità Mercenari. Ma questa volta è molto più facile di quella vista in Resident Evil 7, dove era una vera lotta alla sopravvivenza; in Village dopo aver finito l’obiettivo per poter passare alla zona successiva, si potrà restare in zona e terminare tutti i nemici rimanenti. Questa nuova Modalità Mercenari risulta essere molto più divertente, frenetica e al tempo stesso strategica. Nella valutazione finale di ogni area, verranno sommate tempo rimanente e denaro raccolto per ottenere il punteggio accumulato.

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Realizzazione tecnica

Il RE Engine è una meraviglia. Resident Evil Village ha raggiunto un livello di dettaglio sbalorditivo soprattutto per gli interni. Ma anche i personaggi principali sono dettagliatissimi. Al contrario gli ambienti esterni sono un pò meno dettagliati, come qualche personaggio secondario, anche se ovviamente il colpo d’occhio rimane sempre notevole. Il castello è assurdo, ma non è l’unica area di gioco a beneficiare della potenza dell’engine. Tecnicamente il gioco su PS4 Pro – nonostante le limitazioni – si è comunque dimostrato più che gradevole in generale. Anche se le texture hanno un livello di dettaglio votato al risparmio, restano sempre gradevoli alla vista. L’illuminazione non godrà del Ray Tracing ma è comunque ben realizzata. Sono apparsi molto convincenti gli effetti dei raggi lunari, le ombre, la luce calda delle candele e anche il movimento dell’acqua causato dai passi del protagonista. Insomma, Village su PS4 Pro gira davvero bene e mantiene sempre i 60 fps senza troppi problemi a 1080p, mentre in 4K si ferma a 40 fps. Per quanto riguarda il comparto audio è stato fatto un lavoro magistrale nel creare l’atmosfera horror perfetta; infatti, le musiche mixate ai suoni ambientali creano una tensione non indifferente, per poi arrivare in certe situazioni dove il silenzio più assoluto la fa da padrone.

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Conclusioni

Resident Evil Village è il migliore capitolo della serie. Non si accontenta di essere l’evoluzione di Resident Evil 7 e si spinge oltre. E’ il Resident Evil più aperto di sempre che offre ambientazioni ispirate e ricche di segreti. Capcom per i 25 anni del suo franchise ha confezionato un prodotto ben bilanciato, solido e convincente. Un tipo di orrore differente da quello di Raccoon City che rende Village un titolo da non perdere.

Voto: 9/10

  
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