Come scrive Giuseppe Scarpa sul quotidiano Il Messaggero, l'episodio è avvenuto ai primi di aprile: la ragazza viene avvicinata prima da uno, poi da un altro, il primo la spinge, poi il primo pugno, qualcuno la afferra per i capelli. E mentre altri minori intorno a lei formano un cerchio e iniziano a filmare tutto con lo smartphone, arriva il pestaggio di una, due, tre ragazze, che va avanti per diversi minuti: nel video si vede tutta la scena, con la povera vittima che non capisce più da dove vengono i colpi. Tutto finisce quando i bulli vengono trascinati via da altre persone: a quel punto la vittima di 12 anni si siede sul prato, una gamba tesa, l'altra piegata in avanti, frastornata.
A picchiarla, tre ragazze in tutto, con un video per girare la scena e persino un Instagram diretto, come spesso accade in questi casi. Attorno a lei, i commenti dei ragazzi che hanno visto tutto: e l'altro diretto, iniziano le reazioni degli utenti, le condivisioni, i like. Uno dei "combattenti" se lo vanta: "Guarda le bombe che le ho dato".
La 12enne finisce al pronto soccorso, sua madre - che era andata a prenderla al parco - è incredula e spaventata. I medici escludono dagli esami traumi con gravi complicazioni, ma la prognosi è di 21 giorni, con trauma cranico: e come spiega Il Messaggero, il danno è anche psicologico, con la ragazza che si chiude in se stessa e non parla. Quindi i genitori si rivolgono al Centro nazionale contro il bullismo - Stop Bulli, associazione che si occupa di vittime di bullismo, che affida il caso all'avvocato Eugenio Pini: lunedì verrà depositata alla Procura per minori un rapporto dettagliato per lesioni volontarie . stalking, a cui verrà allegato il video della violenza.