Piero Chiambretti e il successo di tiki taka : i miei programmi sono un brand

piero chiambretti

Piero Chiambretti, conduttore di tiki taka, fa il punto sulla stagione del talk sul calcio di Italia 1 e parla dei nuovi progetti. C'è un grazie a Pier Silvio Berlusconi che lo ha voluto fortemente a Mediaset e risponde a chi dice che fa sempre lo stesso programma. Ecco il riassunto delle dichiarazioni che ha fatto al settimanale Chi.

Un programma di successo, il più seguito il secondo lunedì sera con uno share che oscilla tra il 7% e l'8%. Una scommessa vincente che va condivisa al 50% con Pier Silvio Berlusconi: è stato lui che, l'estate scorsa, mi ha chiamato a propongo a me. Voglio ringraziare la direzione generale dell'informazione che ha creduto in me, la redazione sportiva di Mediaset per la stretta collaborazione e il mio storico gruppo di lavoro. Un programma che vorrei fare anche nella prossima stagione ”.

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"I miei programmi sono un marchio, come dice il mio amico Mario Baldassarri: Accendi e non c'è mai un cretino. L'identità è importante perché, se sfogli un giornale e vedi una foto di LaChapelle, la riconosci, così come riconosci un Caravaggio un quadro o un abito Armani: cambiano gli elementi e le curve, ma la forza espressiva dell'autore è sempre la stessa ".

“Chiunque dica che faccio sempre lo stesso programma si complimenta con me. Ripercorrendo la mia carriera in un libro che sto scrivendo per Mondadori, ho calcolato di aver realizzato 28 programmi diversi con un nome comune, che sono io, ma che spaziano da tutti i temi: politica, costumi, giornalismo, viaggi, calcio ”.

“Il programma che vorrei fare è La Repubblica dei Bambini, con i piccoli che insegnano agli adulti a crescere”.