Nada, La vera storia : Tecla Insolia ... Ho avuto il Covid e ho rischiato di perdere il ruolo

nada vera

A Fanpaget l'attrice e cantante Tecla Insolia parla del film "La bambina che non voleva cantare" basato sulla vera storia di Nada, in particolare sull'infanzia della cantante e sul suo rapporto con la madre Viviana Fenzi.

"Mi sono preparata molto, ho letto l'autobiografia di Nada, Il mio cuore umano, con grande attenzione - racconta Tecla sull'interpretazione di Nada e sul rapporto con la cantante spiega -. Non ci siamo sentite durante la lavorazione del film, però ho ricevuto una sua telefonata qualche giorno fa. È stato un gesto completamente inaspettato. Voleva complimentarsi con me e io ero molto emozionata. Ho saputo rispondere solo: "La ringrazio, la ringrazio davvero. È un onore". È stata veramente molto dolce".

"Mi sono ammalata di Covid qualche settimana prima di iniziare le riprese. Ho perso un progetto e stavo per perdere anche questo - rivela Tecla -, ma fortunatamente sono guarita in tempo". Sulle riprese racconta "L'intento non è mai stato quello di mettere in scena un'imitazione di Nada ma di raccontare la sua storia. Le scene in cui canto sono state le più impegnative. Tutte le canzoni sono state fatte live. Non abbiamo registrato il pezzo in sala e poi fatto il playback".

Sulla situazione pandemica attuale e sul suo impatto sulla quotidianità, la cantante commenta “Sono molto arrabbiata. Gli adulti dicono che recupereremo tutto il tempo che stiamo perdendo, ma io credo che il tempo sia l'unica cosa che non si recupera. La prospettiva di una nuova chiusura, è straziante. Mi destabilizza molto non poter vedere le persone a me care, che non vivono nel mio stesso comune o nella mia regione. Se ci penso, sto male pur avendo la possibilità di viaggiare un po' con il lavoro che faccio. Sono demoralizzata. Si dice che l'adolescenza sia l'età più importante, ma il Covid ce la sta portando via. Siamo tutti stanchi”.

Infine, sul messaggio che vorrebbe far arrivare agli spettatori tramite il film, Tecla spiega "Ricordarsi che siamo umani e che dovremmo essere più gentili con tutti. Non giudicare dalle apparenze, perché tutti soffriamo. Non dare mai niente per scontato".

QUI L'INTERVISTA COMPLETA

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