L?emergenza sanitaria che viviamo da quasi un anno ha rappresentato un acceleratore speciale della digital transformation, portando tantissime persone che non l?avevano mai fatto prima ad acquistare online.?
Questo trend ha portato diversi imprenditori a scegliere di aprire un e-commerce. Tra i business che destano maggior interesse, rientra senza dubbio quello della cannabis light.?
Quando si nomina questo mondo, la prima immagine che viene in mente ? quella della foglia di marijuana. Dietro a tutto questo, oggi come oggi, c?? molto di pi?. La cannabis light, infatti, ? una pianta con ripercussioni molto importanti sul benessere.?
Tra i suoi effetti ? possibile citare il rilassamento, ma anche una forte efficacia antinfiammatoria. L?opportunit? di business che pu? derivare da un e-commerce di cannabis light ? davvero molto interessante. Per rendersene conto, basta ricordare che, nel 2019, il settore ha mosso un giro d?affari di diverse decine di milioni di euro.?
Perch? aprire un e-commerce di cannabis light
I numeri sopra ricordati rappresenterebbero, da soli, un motivo per valutare l?apertura di un e-commerce di cannabis light. Nel momento in cui si valuta la possibilit? di avviare questo business, bisogna considerare anche il boom che i portali tematici hanno vissuto dall?inizio dell?emergenza sanitaria. Ci sono e-commerce che, da un giorno con l?altro, hanno visto quintuplicare il proprio fatturato.?
Al giorno d?oggi, in una realt? che ? caratterizzata da profonda incertezza, la necessit? di trovare soluzioni per rilassarsi ? sempre pi? centrale. Per questo, prodotti come l?olio di CBD, caratterizzato da una forte efficacia da questo punto di vista, saranno sempre pi? richiesti.
?Chiarito questo aspetto e compreso fino in fondo il motivo per cui vale la pena aprire un e-commerce di cannabis light, vediamo assieme come avviarne uno.?
Come avviare un e-commerce di cannabis light
Quando si tratta di avviare un e-commerce di cannabis light, bisogna innanzitutto aprire la Partita IVA. Il passo successivo prevede il fatto di iscrivere la propria attivit? alla Camera di Commercio.?
Gestiti gli adempimenti burocratici, arriva il momento di occuparsi del sito. La prima cosa da dire in merito riguarda il fatto di non puntare al ribasso. Pensare di spendere 1.000 euro per un e-commerce ? una pura illusione. Se si trova un fornitore che si propone con questo prezzo, la cosa giusta da fare ? scappare a gambe levate.?
Una volta allestito il sito, ? il momento di scegliere il gestionale giusto. Soprattutto oggi, puntare sulla qualit? ? imprescindibile visto il flusso di ordini. Quanto abbiamo appena descritto rappresenta l?iter da seguire nei casi in cui si decide di aprire un e-commerce di cannabis ex novo.?
?In questi frangenti, la cosa giusta da fare ? considerare anche la presenza social, che deve essere immediatamente riconoscibile ma anche all?insegna della chiarezza. Una parentesi a parte, ovviamente importantissima, deve essere dedicata ai fornitori. Fondamentale ? mettere in primo piano i prodotti base, come il gi? citato olio di CBD, le infiorescenze, i liquidi per l?e-cig.?
Oggi come oggi, nel momento in cui si apre un e-commerce di cannabis bisogna considerare anche tutto quello che riguarda il mondo delle fibre tessili. In un contesto internazionale sempre pi? attento alla sostenibilit?, la possibilit? di utilizzare la fibra di canapa, frutto di una pianta che richiede pochissime risorse idriche per crescere, ? sempre pi? al centro dell?attenzione.?
Per questo motivo, ? opportuno valutare fornitori di capi di abbigliamento realizzato in fibra di canapa, senza dimenticare gli accessori e i dispositivi di protezione, come per esempio le mascherine lavabili e, di riflesso, alleate del portafoglio.