di Angelo Caputo di lunedì 7 dicembre 2020

Prostatite : un malessere che colpisce più del 90% degli uomini

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La prostatite è un malessere che colpisce più del 90% degli uomini, in età molto diverse e variabili e può anche diventare molto pericolosa.

Soprattutto dai 50 anni in su, ma può succedere anche prima, l'uomo inizia a pensare al problema prostata perché pare che siano pochi quei soggetti che non abbiano avuto a che fare anche solo un minimo con il problema. Esiste un'esame specifico, il Psa, l’antigene prostatico specifico che può segnalare la presenza di un tumore. Ma non per forza un problema alla prostata deve essere considerato maligno e pericoloso.

Giampiero Mughini ha 'incontrato' la malattia, ne è uscito bene ma non benissimo. «I valori dei marker tumorali erano saliti, troppo», racconta. Bisogna operare alla prostata, fu la sentenza del medico. «Le tecniche moderne permettono di salvaguardare i nervi che consentono l’erezione. Ma non sempre va tutto liscio. A me non è andato tutto liscio». Una vera e propria rivelazione quella del giornalista e scrittore. Un coming out inaspettato quanto sincero: «Fa parte del gioco. Del gioco della vita. Continuavo a ripetermi questa frase, nel letto d’ospedale, fra i miei libri, il block notes, gli appunti sparsi sulle lenzuola. Mi avevano appena operato alla prostata e io sapevo che le cose, i rapporti con la mia compagna, sarebbero stati diversi. Ma sapevo anche che il destino va preso per quello che è: ogni giorno è un’opportunità, un regalo che qualcuno ci ha fatto. Io almeno la vedo così.

Mughini confessa che "per buona parte della mia vita non avevo nemmeno saputo che cosa fosse la prostata".

"Dopo operato, è passata una settimana e sono stato dimesso, mi sono rituffato nelle mie giornate di sempre, ci tenevo a rimettermi in carreggiata. Ma, quando mi fermavo a riflettere, non potevo non pensare che, per certi versi, era cominciata la mia morte. L’aspetto più delicato di tutta la faccenda riguarda la menomazione reale e simbolica della virilità. Ironia della sorte, stavo scrivendo Sex revolution, un libro sulla rivoluzione sessuale". Un racconto drammatico quello di Mughini, che non ha bisogno della parola fine perché essa è già implicita nelle sue parole.

Ma non a tutti è andata o potrebbe andare così. E anche per la prostata esistono accorgimenti importanti per non dovere arrivare troppo tardi ad affrontare una battaglia non semplice da combattere. Abbiamo provato a cercare un rimedio che potesse contenere tutti quegli ingredienti per potere prevenire l'infiammazione alla prostata: un integratore come Prostatricum, per esempio, sembra fatto apposta per scongiurare un pericolo che è quasi inevitabile dai 50 anni in su.

Invecchiamento e i cambiamenti ormonali che si verificano nell’età adulta sono le cause principali dello sviluppo della prostatite. “I sintomi sono provocati in 3 casi su 4 dalla presenza di un’infiammazione cronica della prostata, che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella progressione della patologia”.

“L’ipertrofia prostatica benigna è la patologia cronica più frequente negli over 50 dopo l’ipertensione arteriosa”, sottolinea Antonio Magi, Segretario Generale SUMAI Assoprof (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria). Gli esperti raccomandano che tutti gli uomini over 50 si sottopongano a una visita specialistica una volta all’anno.

“Diverse ricerche scientifiche, condotte sia in vitro che in vivo, hanno dimostrato che un farmaco, l’estratto esanico di Serenoa repens, agisce con un effetto anti infiammatorio. Proprio basandosi sui dati di efficacia, l’ente regolatorio europeo (European Medicines Agency, EMA) ha redatto nel 2015 un report indicando l’estratto esanico come l’unico estratto di Serenoa repens supportato da sufficienti evidenze in grado di sostenerne un ampio utilizzo nell’ipertrofia prostatica benigna come farmaco di riconosciuta efficacia e sicurezza”.

L’estratto esanico di Serenoa repens è un farmaco che deve essere prescritto dal medico. Va distinto dagli integratori (ve ne sono più di 200 in commercio) che contengono lo stesso principio attivo, ricavato da una pianta dell’America Sud orientale (Serenoa repens). Sebbene i dosaggi appaiano uguali o sovrapponibili, per ottenere la stessa azione di una capsula del farmaco, possono servire fino a 200 compresse di un integratore.