Vi spiego perché i tagli all’Irpef di Meloni finiranno per alzare le tasse ai lavoratori

I tagli all’Irpef annunciati dal governo potrebbero, a causa del fenomeno del fiscal drag, portare in realtà a un aumento delle tasse sui lavoratori. Secondo l’economista Tommaso Nannicini, invece di intervenire sulle aliquote, sarebbe più efficace riformare l’Irpef per contrastare gli effetti dell’inflazione e mantenere stabile la pressione fiscale sui cittadini.

I tagli all’Irpef? A causa del fiscal drag finiscono per alzare le tasse sui lavoratori. Tommaso Nannicini, economista, in un’intervista a Repubblica, dice che «invece di giocare con le aliquote Irpef, come si è fatto anche con questa manovra, sarebbe stato giusto riformarla l’Irpef, per azzerare gli effetti del fiscal drag che in questi anni ha fatto aumentare le tasse per via dell’inflazione». Mentre alcune categorie, come i pensionati, «non hanno avuto indietro niente». 440 euro all’anno per oltre 13 milioni. Il governo Meloni sostiene che la riduzione dell’Irpef dia 440 euro all’anno per oltre 13 milioni di lavoratori, ma secondo Nannicini «c’è sempre il trucco delle due mani». 🔗 Leggi su Open.onlineImmagine generica

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