Tutto il cibo con cui Dickens ha disegnato il Natale
«Quando si furono un po’ seccati della moscacieca, si fece un altro gran chiasso allo snapdragon, e quando le dita vi si furono abbruciate abbastanza, e tutti i chicchi d’uva furono portati via, si posero a sedere a una cena sostanziosa, mentre sulla gran fiammata del camino stava sospeso un enorme calderone, nel quale le mele cotte cigolavano e gorgogliavano con un suono pieno di allegria assolutamente irresistibile. “Questo – disse il signor Pickwick guardandosi intorno – questo sì che significa star bene”. “Sempre il medesimo costume – rispose Wardle –. Tutti, la sera di Natale, sediamo, come vedete ora, alla stessa tavola, servi e padroni; e aspettiamo qui che l’orologio batta le dodici per annunziarci il Natale”». 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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L'evento di Annie Ernaux: una storia di solitudine in cui tutto è cibo e tutto è «crudo» - Non è possibile leggere «L’evento» di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022, senza distruggersi. corriere.it
“Vedere tutto quel cibo, il frigo pieno, le mille portate mi metteva ansia” racconta Irene Volpe, chef freelance. Il 24 dicembre del 2025 condividerà la Vigilia di Natale con la sua famiglia, nello stesso giorno in cui, 6 anni fa, iniziava il percorso di cure per l’Anores - facebook.com facebook
. @maurobiani Patrimonio #Unesco #cibo #Italia #povertà Va tutto bene, benissimo. Oggi per @repubblica #Biani ! #poveriblob #blob @BlobRai3 x.com
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