Pensioni doppio allungamento dell’età di uscita | come cambiano finestre mobili e riscatto laurea

L'articolo analizza le recenti modifiche alle normative pensionistiche italiane, con particolare attenzione al doppio allungamento dell’età di uscita. Vengono illustrate le nuove disposizioni riguardanti le finestre mobili e il riscatto della laurea, evidenziando le variazioni rispetto alle regole vigenti e le implicazioni pratiche per i lavoratori.

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Dopo il tira e molla di questo autunno sul blocco di tre mesi dei requisiti di uscita dal 1° gennaio 2027, arriva un doppio allungamento dell’età delle pensioni che interessa il meccanismo delle finestre mobili e il riscatto della laurea. La nuova stretta è la vera novità di questi ultimi giorni di lavori parlamentari sulla legge di Bilancio 2026 ed è contenuta nell’ultimo emendamento presentato dal governo al Senato nella giornata del 16 dicembre 2026. Nello specifico, chi sceglie il canale delle pensioni anticipate di soli contributi per uscire dal lavoro dovrà sommare un ulteriore periodo, da uno a tre mesi, a partire dal biennio 2032, prima di poter ricevere il primo trattamento mensile. 🔗 Leggi su Lettera43.it

Leggi anche: Pensioni, fai il check online: ecco come scovare gli errori nascosti Roma – Controllare i calcoli della pensione non è un vezzo ma un salvadanaio nascosto. Le analisi che Sbircia la Notizia Magazine ha condotto in collaborazione con l’agenzia stampa Adnkronos e con il network legale Consulcesi & Partners rivelano che un pensionato su due riceve un importo più basso di quanto gli spetterebbe, in media 200-300 euro al mese. In un anno significa rinunciare a due o tre mensilità, senza contare eventuali arretrati che possono superare i 20.000 euro. Perché succede? Gli errori partono spesso da contributi non caricati (congedi di maternità, malattia, servizio militare), passaggi tra pubblico e privato non correttamente allineati o coefficienti sbagliati nel calcolo misto retributivo-contributivo. A tutto questo si aggiunge l’inflazione, che rende ancora più pesante ogni euro perso. La buona notizia è che la tecnologia gioca dalla parte dei cittadini. Servizi come OKPensione, dietro cui lavorano avvocati, attuari e consulenti del lavoro, ricostruiscono il percorso contributivo e producono un dossier pronto per l’ente previdenziale. Il primo screening è gratuito: basta caricare l’estratto conto contributivo e la lettera di liquidazione. Se vengono trovate anomalie, il sistema stima la differenza mensile, quantifica gli arretrati e suggerisce la strategia – diffida amministrativa o, in ultima istanza, ricorso. Il fattore tempo è cruciale. Le finestre per chiedere la restituzione delle somme scadono, e ogni mese di attesa riduce il montante futuro. Per questo gli esperti raccomandano di eseguire il check almeno una volta l’anno o subito dopo ogni aggiornamento dell’estratto conto. Domande rapide **Come capisco se l’importo mensile è corretto?** *Confronta l’estratto contributivo con il cedolino: se mancano settimane o l’importo è inferiore alle simulazioni ufficiali, è il momento di farlo verificare da un professionista.* **Quali periodi “spariscono” più spesso dai conteggi?** *Congedi parentali, malattie lunghe, servizio militare, part-time e contratti a termine sono gli anelli più deboli della catena contributiva.* **Devo anticipare spese legali?** *No. Il primo parere sul ricalcolo è gratuito; l’eventuale assistenza successiva prevede preventivi chiari e rateizzabili.* **Quanto tempo ho per recuperare gli arretrati?** *In genere cinque anni per l’assegno principale, tre per alcune voci accessorie. Prima si agisce, più alta è la quota che si può recuperare.* Uno sguardo in prospettiva La previdenza non termina con la prima rata: è un dossier vivo che merita monitoraggio costante. Sbircia la Notizia Magazine, grazie al lavoro con Adnkronos, continuerà a illuminare le zone d’ombra dei diritti previdenziali, convinti che informazione puntuale e strumenti digitali siano la migliore pensione integrativa possibile.

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