Tre anni all’imprenditore che fece passare per incidente domestico la tragica caduta in cantiere

Un imprenditore è stato condannato a tre anni di reclusione per aver mascherato un incidente sul lavoro come un semplice incidente domestico. L’uomo, coinvolto in un episodio avvenuto a Seregno nel dicembre 2025, aveva dichiarato che il crollo da una tettoia in plexiglas fosse una caduta accidentale sulle scale di casa, nascondendo così la reale dinamica dell’incidente.

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Seregno (Monza Brianza), 16 dicembre 2025 - Era  caduto  da una tettoia in plexiglas dove era salito per smontare delle lamiere ma il suo presunto datore di lavoro lo aveva accompagnato in ospedale facendo passare quell’incidente come una banale caduta dalle scale di casa. Per questo infortunio, avvenuto il 19 gennaio 2017 a Seregno e costato la vita a Enrico Milani, 52enne di Seveso, che era rimasto paralizzato, morendo dopo tre anni di ricoveri per varie complicazioni, il Tribunale di Monza ha condannato per omicidio colposo a 3 anni e mezzo di reclusione un 75enne di Seregno, Gian Carlo S., che è stato anche interdetto dal giudice per 5 anni dai pubblici uffici e dovrà pagare un risarcimento dei danni ai tre familiari della vittima con una provvisionale immediatamente esecutiva di 25mila euro ciascuno. Ilgiorno.it

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