Tina Anselmi la partigiana democristiana che è finita sulla tessera del Pd
Tina Anselmi, figura di spicco della Resistenza e della politica italiana, ha lasciato un’impronta significativa nel nostro Paese. Nonostante la sua storia e i suoi valori, la sua immagine è comparsa sulla tessera del Pd, segnando un legame tra passato e presente della politica italiana. Questo articolo esplora il significato di questa scelta e il ruolo della Anselmi nel contesto politico odierno.
Ogni anno la tessera del Pd presenta un design diverso, spesso dedicato a un tema o a una figura simbolica, meno di frequente a personalità politiche. Tra i volti noti due anni fa campeggiava quello di Enrico Berlinguer, segretario del Pci dal 1972 alla sua morte, avvenuta nel 1984. Il prossimo anno, invece, sulla tessera ci sarà il volto di una donna, una democristiana, Tina Anselmi. Ed è proprio di lei che parliamo in questa puntata della rubrica “C’era una volta la Prima Repubblica”. Nasce a Castelfranco Veneto nel 1927, prima di quattro figli di Ferruccio Anselmi e Norma Ongarato. Il padre, originario di Padova, proviene da una famiglia benestante. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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Ieri, in Assemblea Nazionale, la Segretaria Elly Schlein ha annunciato una scelta bellissima: la tessera del Partito Democratico 2026 porterà il volto di Tina Anselmi. La prima ministra donna della storia repubblicana, diede vita al Servizio Sanitario Nazionale. - facebook.com facebook
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