La Slovacchia contraria all’uso dei prestiti di riparazione coi beni russi confiscati
La Slovacchia si oppone all’utilizzo dei “prestiti di riparazione” con beni russi confiscati, in contrasto con altri paesi europei. Questa posizione si inserisce nel quadro delle diverse strategie adottate dai governi dell’UE riguardo alla gestione dei beni congelati russi e al loro impiego a favore dell’Ucraina.

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Sono sette i governi di Paesi membri UE più tenaci nel volersi appropriare dei beni congelati dei russi per darli all’Ucraina. I loro leader hanno scritto alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio Europeo António Costa per esortarli a sbrigarsi nel dare a Kiev questi cosiddetti “prestiti di riparazione”, per l’appunto confiscare e utilizzare i fondi russi giacenti entro la UE. La lettera di Fico. Ma anche i governi contrari a questa idea si sono attivati. Per esempio quello dello Slovacchia. Anche il suo premier Robert Fico ha scritto una lettera a Costa, nella quale avverte che intende bloccare qualsiasi iniziativa tesa a finanziare lo sforzo militare ucraino per il prossimo biennio. Follow.it
I soldi servirebbero a finanziare la ricostruzione dell'Ucraina. Al voto del Consiglio europeo contrari solo Ungheria e Slovacchia, ma il governo italiano insieme a Belgio, Bulgaria e Malta esprime delle perplessità - facebook.com facebook