Pro Pal multati per aver bloccato i binari in stazione | È repressione
Pro Pal sono stati multati per aver bloccato i binari in stazione, sostenendo che si trattasse di un gesto politico e non di un comportamento da repressivo. La loro azione, definita come un atto di protesta, ha suscitato dibattito sulla repressione delle manifestazioni di protesta e sui limiti della legalità nelle azioni di protesta politica.
“Rivendichiamo che il blocco della stazione è stato un atto politico e non può essenre letto come un comportamento da reprimere con sanzioni”. Così Davide Canto, dirigente di Usb Bergamo, commenta l’imposizione di multe che stanno giungendo a decine di manifestanti che lo scorso 3 ottobre sono scesi in piazza per la pace in Palestina e hanno bloccato i binari della stazione di Bergamo. Ripercorrendo quanto accaduto, Davide Canto spiega: “Il 3 ottobre, in occasione dello sciopero generale in appoggio alla Global Sumud Flotilla (missione marittima civile composta da attivisti e volontari di più di 40 Paesi per portare aiuti umanitari a Gaza, ndr) e contro il genocidio in Palestina, anche Bergamo è scesa in piazza come tutta Italia. Bergamonews.it
Stronzo a chi?, il maresciallo schiaffeggia il ragazzo e gli fa volare gli occhiali: il video
Pro Pal multati per aver bloccato i binari in stazione: “È repressione” - Davide Canto, dirigente di Usb Bergamo: "Rivendichiamo che è stato un atto politico e non può essenre letto come un comportamento da punire con sanzioni". bergamonews.it
Espone bandiera palestinese al match Olimpia-Tel Aviv, multato - Il consigliere regionale lombardo del Patto Civico, Luca Paladini, ha ricevuto una multa di quasi 200 euro per aver esposto la bandiera palestinese al Forum di Milano durante ... msn.com
Nel 2025 migliaia di automobilisti sono stati multati per aver guidato con la patente scaduta. Un dettaglio che può costare fino a 335 € e il ritiro immediato del documento. Controlla la scadenza della tua patente… meglio un attimo oggi che una multa doma - facebook.com facebook
La sanzione europea per aver violato gli obblighi di trasparenza previsti dal Digital service act. Si riapre il braccio di ferro con Washington sulla regolazione delle big tech. L'attacco del vicepresidente Usa: "Multa per non aver applicato la censura" x.com
