Barbara Alberti la feroce vendetta | Cosa mi porto nella tomba
Barbara Alberti rivela la sua visione sulla cultura italiana, criticando un presunto

© Liberoquotidiano.it - Barbara Alberti, la feroce vendetta: "Cosa mi porto nella tomba"
Nella cultura c’è "un apartheid", per vincere il Premio Strega devi far parte di "un sistema di potere". Parola di Barbara Alberti. Scrittrice di lungo corso, Alberti si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Iniziata la sua "carriera" in età giovanissima, a otto anni con un "librino di otto pagine illustrato. Ero una bambina come tutte, anzi, ho imparato a scrivere tardi. Poi ho continuato a scrivere. Ultimamente, devo confessarlo, ho riguardato dei quaderni del passato e mi sono accorta che scrivevo veramente da cani. Avevo questa passione di scrivere, ma lo facevo in modo orribile. D’un tratto, non so come, sono arrivata alla vera scrittura. Liberoquotidiano.it
"Stavo andando in bicicletta e ad un certo punto è sparito Dio. È stato un momento bellissimo". Barbara Alberti si racconta senza filtri: dalla perdita di Dio “in bicicletta” alla cultura vista come un sistema di potere che l’ha sempre tenuta ai margini. - facebook.com facebook