Poveri con la partita Iva nella città più cara d’Italia | a Milano in pensione a 71 anni e con 646 euro al mese Più colpite le donne
In una delle città più costose d’Italia, molti lavoratori autonomi con partita Iva affrontano difficoltà economiche crescenti. Con pensioni che spesso si attestano su cifre minime e un’età di pensionamento sempre più tardiva, la situazione si fa critica, soprattutto per le donne, che risultano più colpite da questa realtà.
Milano, 14 dicembre 2025 – Compensi miseri durante la vita lavorativa, e la prospettiva di una pensione “da fame” raggiunta a un’età sempre più avanzata. È il destino di un esercito di collaboratori e partite Iva individuali, che vedranno l’uscita dal lavoro a 71 anni con la minima o con 30 anni di contributi per percepire in media 646 euro al mese. Sono operatori di call center e maestre d’asilo, archeologi e grafici pubblicitari, guide turistiche, traduttori e professionisti della comunicazione, solo per citare alcuni dei settori che fanno un sempre più largo uso di personale esterno per abbattere il costo del lavoro, sia nel settore privato sia nel pubblico. Ilgiorno.it
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