Università il piano straordinario per l’assunzione dei ricercatori precari | lo stanziamento insufficiente e col trucco
L'università italiana si trova di fronte a un piano straordinario per l’assunzione di ricercatori precari, annunciato con finanziamenti, ma giudicato insufficiente e controverso. La responsabilità delle assunzioni viene scaricata sulle università statali, che devono gestire un numero elevato di contratti legati al Pnrr, sollevando dubbi sull’efficacia e la sostenibilità di questa misura.

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Il finanziamento, certo, c’è ma è insufficiente e col trucco visto che scarica sulle università statali la responsabilità di assunzione delle migliaia di ricercatori precari, gran parte contrattualizzati per i progetti legati al Pnrr. Col trucco perché proposto con la consapevolezza che gli atenei potrebbero non riuscire a stabilizzare neanche i soli 1.600 ricercatori “coperti” sui 4.500 individuati dal Governo stesso o, addirittura, sugli oltre 20 mila stimati dai sindacati in un conteggio che considera tutte le forme di contratti a tempo determinato su cui si appoggia l’università italiana. L’emendamento. Ilfattoquotidiano.it
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