Pd l’assemblea che chiude la diarchia | Bonaccini verso la maggioranza di Schlein riformisti ridimensionati

Dopo due anni di incertezza, il Partito Democratico si appresta a chiudere la fase di diarchia con l’assemblea che definirà il nuovo assetto interno. La vittoria di Elly Schlein alle primarie ha portato a un riassetto delle leadership, con Bonaccini verso una maggioranza schleiniana e i riformisti ridimensionati, segnando un passaggio cruciale nella storia del partito.

Per due anni il Partito democratico ha rinviato una decisione che diventa inevitabile. Dalla vittoria di Elly Schlein alle primarie del febbraio 2023, ottenuta contro Stefano Bonaccini ribaltando il voto degli iscritti, il partito ha vissuto in una condizione di doppio equilibrio. La segreteria ha imposto una linea politica netta su lavoro, sanità e diritti, mentre la presidenza ha continuato a garantire una gestione attenta ai rapporti interni e ai territori. Una convivenza che ha funzionato finché nessuno ha preteso di trasformarla in direzione. La fine della diarchia silenziosa. Il passaggio di Stefano Bonaccini nella maggioranza che sostiene la segretaria potrebbe arrivare ufficialmente nell’assemblea di domani (domenica 14 dicembre), proprio alla fine di questo percorso. Lanotiziagiornale.it

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