Barrier Vaughan cancella i confini

Le parole di Thor Heyerdahl sulla mancanza di confini e sulla loro natura mentale risuonano in un’epoca in cui barriere fisiche e ideologiche continuano a dividere le persone. In un mondo segnato da chiusure e restrizioni, riflettere sulla percezione dei confini diventa essenziale per comprendere le dinamiche sociali e culturali che influenzano il nostro futuro.

“Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone” Chissà come avrebbe reagito il mondo odierno alla parole di Thor Heyerdhal, in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui i confini sono motivo sufficiente per soffocare spietatamente vite e chiudere il futuro di alcuni dietro porte invisibili, ma impenetrabili. Barriere dietro cui si divide idealmente un’umanità che dimentica di essere un’unica entità, continuano a vivere una separazione fatta di scelte politiche e voluta da personaggi che di umano hanno sempre meno. Per un occhio attento (e un animo sensibile), questa condizione non può passare inosservata. 🔗 Leggi su Screenworld.it

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