Rapporto Ispra 2025 sui rifiuti urbani | ora sta alla politica e alle imprese fare la propria parte
Il Rapporto Ispra 2025 sui rifiuti urbani evidenzia come, nonostante l'incremento della raccolta differenziata al 67,7%, la qualità della gestione dei rifiuti rimanga problematica a causa di cassonetti inefficienti. È ora che politica e imprese assumano un ruolo attivo per migliorare il riciclo e la gestione sostenibile dei rifiuti urbani.
Rifiuti Urbani 2025 da Ispra: i cassonetti deficienti sono la “zavorra” del riciclo nonostante la raccolta differenziata (RD) aumenti al 67,7%. La RD aumenta quindi di più di un punto percentuale, ma il riciclo si ferma quindici punti indietro perché le RD sono “sporche”, soprattutto se fatte con i cassonetti stradali, compresi quelli a tessera eo a calotta. In questo quadro dove si cerca di imporre i cassonetti “deficienti” (finanziati addirittura con il Pnrr) aumentano anche i rifiuti (arrivati a 29.900.000 tonnellate e cioè 2,3% in più rispetto al 2023, ben oltre lo striminzito aumento del Pil allo 0,7%). Ilfattoquotidiano.it
Rifiuti, rapporto Ispra: Toscana sopra la media italiana per raccolta differenziata, ma produce più rifiuti e paga di più - È quanto emerge dai dati 2024 elaborati da Ispra sulla base delle informazioni dell’Agenzia regionale recupero risorse. lanazione.it scrive
RAPPORTO ISPRA: IN REGIONE PIU’ DIFFERENZIATA, MA ANCHE PIU’ RIFIUTI - Romagna e in particolare a Modena, che si piazza al secondo posto tra le province della regione. Secondo tvqui.it
Rapporto Ispra 2025 sul settore: crescono anche la quota di raccolta differenziata e i costi di gestione, arrivati a 214,4 euro pro capite all’anno - facebook.com Vai su Facebook
#AssoambienteNews Roma, 11 dicembre 2025 | 9:30-13:30 Torna l’appuntamento annuale con la XXVII edizione del Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA, la pubblicazione che restituisce il quadro tecnico più completo e aggiornato sulla gestione dei rifiuti urba Vai su X

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