Non vedo l’ora del mio primo cadavere Ragazzini europei in pericolo | peggio di un horror
Una chat tra un bambino di 11 anni e un ragazzo di 19 scatena preoccupazioni e timori sulla pericolosità delle conversazioni online tra minori e adulti. Le inquietanti parole del bambino e l’incoraggiamento dell’adulto rivelano un clima di allarme sulla tutela dei minori e sui rischi nascosti nel mondo digitale.
Una chat agghiacciante tra un bambino di 11 anni e un giovane di 19: il più piccolo annuncia con inquietante entusiasmo di non vedere l’ora di assistere al suo « primo cadavere », mentre l’altro lo incoraggia: « Resta motivato, arriverà ». Non è la trama di un horror, ma una conversazione reale finita sotto la lente degli investigatori europei. È la manifestazione del fenomeno noto come “Violence-as-a-Service”, la violenza a noleggio, un modello criminale che arruola minorenni per compiere omicidi su commissione. Nel caso svedese, la polizia è riuscita a intervenire prima che l’irreparabile accadesse. Thesocialpost.it
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Corriere della Sera. . «Non vedo l'ora di vedere il mio primo cadavere» scrive un bambino svedese di undici anni su Instagram. Dall'altra parte dello schermo, il suo contatto diciannovenne lo rassicura: «Resta motivato, arriverà». Poi gli offre 14mila dollari per - facebook.com Vai su Facebook

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