Le ragioni segrete di chi fotografa il Beato Angelico senza farsi un selfie
La fotografia delle opere d’arte è ormai una prassi diffusa, ma dietro questa abitudine si celano motivi spesso poco esplorati. In questo articolo, esploreremo le ragioni che spingono i visitatori a immortalare le opere del Beato Angelico, analizzando aspetti culturali, emotivi e sociali senza cadere nel giudizio.
Caro Antonio Gurrado, ho letto il tuo spiritoso interrogativo sulle ragioni per cui i visitatori della gran mostra del Beato Angelico si profondono in fotografie, “senza distinzione d’età”. Appunto, se fosse successo che tu arrivassi a Palazzo Strozzi quando c’ero anch’io, mi avresti beccato, vecchietto, a fare fotografie col mio iPhone. Non tante, ma un po’. Il fatto è che io, dunque immagino parecchi altri come me, uso il telefono per prendere appunti, invece di prendere appunti. Questo riguarda soprattutto dei particolari che mi interessano, e non è detto che li ritrovi nei libri illustrati o nel magnifico catalogo. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
© Ilfoglio.it - Le ragioni segrete di chi fotografa il Beato Angelico (senza farsi un selfie)
Le ragioni segrete di chi fotografa il Beato Angelico (senza farsi un selfie) - Dai chiodi ai nastri, dalle mani scolpite alle ciabatte miracolose: lo smartphone diventa un taccuino visivo che salva i dettagli e l’aura, trasformando ogni visita in una raccolta di ricordi da riesu ... Lo riporta ilfoglio.it
Farò della parola tumulto e del tumulto schiuma d’onda. Saranno segrete lacrime liberate. E ne faremo destino. Tu che hai trasformato ogni mio “dovevo” in splendidi “puoi”. Non c’è sfiorare senza mutare. E nel mutare sorridere. Questo è accettarsi. E sorridere - facebook.com Vai su Facebook
