La scena mutissima di Schlein sull’Ucraina e sul sempre più putiniano Conte

L'intervento di Giuseppe Conte sulla questione ucraina ha suscitato forti polemiche, evidenziando una posizione vicina a quella di Putin e Trump. La sua presa di posizione mette in discussione la coesione europea e la strategia internazionale, evidenziando tensioni e divergenze nel panorama politico odierno.

SullUcraina ieri Giuseppe Conte ha passato il segno, sposando letteralmente la posizione di Vladimir Putin, che poi è quella di Donald Trump, o viceversa: l’Europa ha fallito visto che ha scommesso su una causa persa, ora non ostacoli la mediazione americana.  È una linea più a destra di quella di Giorgia Meloni che almeno a chiacchiere continua a sostenere Kyjiv, e dunque è sovrapponibile a quella di Matteo Salvini in un ricongiungimento gialloverde nel segno del trumputinismo, cioè la fase suprema del populismo mondiale. Niente di nuovo sul fronte di “Giuseppi”, si dirà. Eppure se la causa Ucraina, metafora della dignità europea, dovesse essere, come dovrebbe essere, lo spartiacque delle alleanze, il campo largo sarebbe morto (e pure il governo non starebbe troppo bene). 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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