La pressione di Cina e Russia sul Giappone e il silenzio rumoroso di Trump
Recenti tensioni nella regione asiatico-pacifica si sono intensificate, con Cina e Russia esercitando pressione sul Giappone. Nel frattempo, il silenzio di Donald Trump sulla questione solleva interrogativi. Questa situazione ha portato a un confronto tra i ministri della Difesa di Italia e Giappone, evidenziando le delicate dinamiche geopolitiche in atto.
Ieri il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo giapponese, Shinjiro Koizumi, e i due hanno “approfondito” quanto avvenuto il 6 dicembre scorso, quando un velivolo militare cinese ha puntato il radar contro un aereo delle Forze di Autodifesa giapponesi. Crosetto è tra i primi ministri occidentali a esprimere solidarietà al Giappone, che in questo momento si trova accerchiato dalle pressioni militari (e anche diplomatiche, economiche e politiche) della Cina e del suo partner russo. Ieri ci sono state nuove esercitazioni di pattugliamento aereo congiunto fra Pechino e Mosca, e i jet giapponesi si sono dovuti alzare in volo per controllare i movimenti di due bombardieri Tu-95 nucleari russi e di due jet cinesi potenzialmente armati di missili a lungo raggio che, seguiti da almeno otto caccia cinesi J-16 e un A-50 russo, hanno volato dal Mar del Giappone allo Stretto di Tsushima, con “il chiaro intento”, ha detto Koizumi, “di dimostrare la forza contro la nostra nazione, ponendo una seria preoccupazione per la nostra sicurezza nazionale”. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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