Il social ban australiano? Per la Lega è una misura troppo drastica
Il governo australiano ha deciso di vietare l’uso dei social media ai minori di 16 anni, suscitando reazioni contrastanti. La misura, vista come una risposta alle crescenti preoccupazioni sulla tutela dei giovani online, ha sollevato dibattiti tra sostenitori e oppositori, evidenziando le sfide di conciliare protezione e libertà digitale.
La decisione del governo australiano di vietare l’utilizzo dei social ai minori di 16 anni è una misura drastica, forse inevitabile. La tossicità digitale che colpisce gli adolescenti è evidente: ore chiusi in cameretta a scorrere video rappresentano un danno alla socialità, allo sviluppo, alle relazioni tra pari e alla dimensione sportiva e ricreativa. A ciò si aggiungono i rischi di un uso inconsapevole e la mancanza di un’educazione digitale adeguata. Detto questo, non credo che il divieto totale sia lo strumento migliore: il potere decisionale dovrebbe restare nelle mani dei genitori, che possono modulare l’accesso ai social in base all’età e alla maturità. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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L’Australia vieta ufficialmente l’uso dei social media ai minorenni sotto i 16 anni. Lo vorreste anche in Italia? - facebook.com Vai su Facebook
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Social vietati ai minori di 16 anni in Australia da oggi: come funziona il ban - Dal 10 dicembre molti adolescenti non potranno più usare piattaforme come Instagram, TikTok e Snapchat. Scrive ilsole24ore.com
Il ban dei social media australiano potrebbe coinvolgere anche il PSN, Xbox Live, Minecraft e non solo - In Australia il governo vuole imporre un ban dei social media ai minori di 16 anni, ma le regole proposte potrebbero coinvolgere anche piattaforme come il PSN, Xbox Live, Minecraft e non solo. Lo riporta multiplayer.it
