Gli australiani conoscono bene il digitale e sanno che il ban dei social non fermerà i loro figli
Dopo il divieto di accedere ai social media per i minori di 16 anni in Australia, le reazioni e le conseguenze sono al centro dell’attenzione. Questa misura, entrata in vigore da poco più di 24 ore, mira a tutelare i giovani, ma solleva anche interrogativi sull’efficacia delle restrizioni e sui comportamenti degli utenti in un mondo sempre più connesso.
Sono passate poco più di 24 ore da quando in Australia è scattato il divieto per i ragazzi e le ragazze sotto i 16 anni di accedere alle principali piattaforme di social media, tra cui Tik Tok, Instagram, Facebook, X e YouTube. È il risultato di un lungo e tortuoso processo cominciato anni fa, quando gruppi di pressione composti da genitori e difensori dei diritti dei minori avviarono una campagna politica e di sensibilizzazione volta a proteggere la sicurezza, privacy e salute mentale dei teen-agers australiani. Si tratta indubbiamente di una delle più profonde rivoluzioni sociologiche che questo paese, di solito piuttosto conservatore, abbia mai intrapreso, con una decisione che coinvolge circa un milione di utenti. Ilfattoquotidiano.it
Gli australiani conoscono bene il digitale e sanno che il ban dei social non fermerà i loro figli - Spiega Federico Marcon: "Questo paese ha un alto livello di digital literacy e la maggior parte dei genitori è già rassegnata" ... ilfattoquotidiano.it scrive
#wmsanniversari: tutti conoscono Rizzo per la pluripremiata impresa di Premuda, ma è doverosissimo menzionare l'impresa che lo consacrò ad affondatore e MOVM, l'affondamento della Wien nel Porto di Trieste: essa, infatti, aveva precedentemente assalito - facebook.com Vai su Facebook

© Ilfattoquotidiano.it - Gli australiani conoscono bene il digitale e sanno che il ban dei social non fermerà i loro figli