Gioia mia recensione | quello di Margherita Spampinato è un esordio che scalda il cuore
Calda e familiare come un abbraccio, l'opera prima distribuita da Fandango e prodotta da Gianluca Arcopinto racconta l'amicizia speciale tra un bambino del nord e un'arzilla anziana siciliana. Un film dal sapore d'altri tempi quello di Margherita Spampinato. Per il suo esordio, la regista ha voluto raccontare una tenera storia familiare che riflette sul confronto tra generazioni, tra usi e costumi del nord e del sud e tra passato e presente. Spampinato, che prima di arrivare al primo lungometraggio ha trascorso un paio di decenni a farsi le ossa sui set come segretaria di edizione, sembra aver carpito alla perfezione i segreti del mestiere mettendoli a frutto in un'opera prima vivace, divertente e profonda. Movieplayer.it
Gioia mia, recensione: quello di Margherita Spampinato è un esordio che scalda il cuore - Calda e familiare come un abbraccio, Gioia mia è l'opera prima di Margherita Spampinato, e racconta l'amicizia speciale tra un bambino del nord e un'arzilla anziana siciliana. Lo riporta movieplayer.it
Gioia mia: la recensione dell'esordio di Margherita Spampinato con Aurora Quattrocchi - Un ragazzino di città trascorre l'estate lontano dalla sua tecnologia insieme a una nonna che conosce poco e che impone giochi molto analogici. Segnala comingsoon.it
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