Costruì le allucinazioni dell’uomo un inferno in cui una stampante rumorosa poteva indicare che sua madre era un nemico Finì per ammazzare lei e suicidarsi | ChatGPT finisce in tribunale per omicidio colposo

Un articolo che esplora le conseguenze imprevedibili dell'intelligenza artificiale, evidenziando come le creazioni di ChatGPT abbiano contribuito a una tragedia. La prima citazione legale per omicidio colposo segna un momento cruciale nel rapporto tra tecnologia e responsabilità, sollevando interrogativi etici e giuridici sulla gestione dei chatbot avanzati.

Gli architetti dell’intelligenza artificiale sono la persona dell’anno 2025 di Time. E le contraddizioni dei chatbot spiccano perché il riconoscimento del prestigioso giornale arriva proprio quando ChatGpt finisce per la prima volta in tribunale, per complicità in omicidio. I legali che hanno intentato la causa parlano di uno scenario “più spaventoso di Terminator”. Il New York Post racconta la storia: gli eredi di Suzanne Eberson Adams accusano OpenAI e il suo fondatore Sam Altman di omicidio colposo per l’omicidio-suicidio del 3 agosto, in cui Adams e il figlio Stein-Erik Soelberg sono stati trovati morti nella loro casa di Greenwich, nel Connecticut. Ilfattoquotidiano.it

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© Ilfattoquotidiano.it - “Costruì le allucinazioni dell’uomo, un inferno in cui una stampante rumorosa poteva indicare che sua madre era un nemico. Finì per ammazzare lei e suicidarsi”: ChatGPT finisce in tribunale per omicidio colposo