Chiara Poggi 18 anni di dubbi | perché la nuova perizia non basta

Il caso di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco, si arricchisce di un nuovo elemento con la perizia genetica della consulente Denise Albani. Questa analisi, basata sui reperti dell’epoca, solleva ancora dubbi e interrogativi, evidenziando le complessità di un procedimento giudiziario che prosegue tra incertezze e nuove interpretazioni.

Il caso spiegato da Corriere. Il nuovo tassello nel complesso caso del delitto di Garlasco è la perizia genetica della consulente Denise Albani, relativa ai reperti raccolti all’epoca dell’omicidio di Chiara Poggi. Le conclusioni, però, più che fornire certezze hanno sollevato ulteriori dubbi, motivo per cui Fiorenza Sarzanini, vice direttrice del Corriere della Sera, ha ripercorso la vicenda a 18 anni dai fatti. Secondo Sarzanini, la perizia non sembra destinata a cambiare radicalmente il quadro. I reperti genetici sono stati conservati in modo approssimativo: ad esempio, il Dna compatibile con quello di Andrea Sempio trovato sulle unghie di Chiara non può essere interpretato con sicurezza, perché non è chiaro neppure se si tratti di materiale sopra o sotto l’unghia, né a quale mano appartenesse. 361magazine.com

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chiara poggi 18 anniAggiornamenti importanti sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco - Una perizia disposta dal Tribunale di Pavia, nell’ambito di un nuovo incidente probatorio, ha portato una potenziale svolta nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, avvenuto 18 anni fa. Scrive attualissimo.it

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