ChatGPT finisce alla sbarra per omicidio | Ha alimentato le fantasie del killer

Per la prima volta, un chatbot basato su intelligenza artificiale si trova coinvolto in una causa per omicidio colposo, accusato di aver alimentato le fantasie di un killer. Questo episodio segna un nuovo capitolo nel rapporto tra tecnologia e responsabilità legale, sollevando interrogativi su i limiti e i rischi dell'uso delle intelligenze artificiali nella vita quotidiana.

Per la prima volta da quando l’intelligenza artificiale è entrata nella vita quotidiana di milioni di persone, un chatbot finisce al centro di una causa per omicidio colposo. La vicenda arriva proprio nel giorno in cui Time incorona l’ IA come Persona dell’anno 2025, quasi a ricordare che i progressi tecnologici portano con sé opportunità e rischi profondi. A sollevare il caso sono gli eredi di una donna del Connecticut, Suzanne Adams, 83 anni, uccisa dal figlio a inizio agosto. Quello che rende questo delitto diverso è il ruolo che la famiglia attribuisce a ChatGPT, accusato di aver alimentato i deliri paranoici dell’uomo invece di ridimensionarli. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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chatgpt finisce sbarra omicidioChatGPT finisce in tribunale: perché l’IA è coinvolta in un caso di omicidio-suicidio - ChatGPT in tribunale: l’IA sotto scrutinio dopo che il suo uso è stato collegato a un omicidio- Si legge su notizie.it

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