Il procuratore di Caltanissetta | La pista nera per le stragi del ' 92 vale zero

Il procuratore di Caltanissetta ha dichiarato che la pista nera per le stragi del '92 non ha fondamento, evidenziando come le indagini si concentrino ancora sulla possibile connessione tra mafia e appalti. La questione rimane aperta, ma l'orientamento prevalente indica che le responsabilità potrebbero essere legate a interessi economici e criminali legati alla criminalità organizzata.

Il punto d'arrivo sulle indagini non c'è ancora, ma la prevalente spiegazione delle stragi del '92 conferma la pista degli intrecci mafia-appalti. A sostenerla davanti alla commissione parlamentare Antimafia è il procuratore di Caltanissetta Salvatore De Luca. L'audizione ricostruisce il chiacchiericcio e pure i veleni del palazzo di giustizia del capoluogo siciliano. Ribadisce i sospetti sull'operato di alcuni magistrati, come il procuratore capo di Palermo di quel tempo, Pietro Giammanco. E pure sull'ex magistrato Gioacchino Natoli, indagato per favoreggiamento aggravato insieme all'ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone. 🔗 Leggi su Tgcom24.mediaset.it

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