Dei ed eroi della Grecia realizzano i sogni del nostro inconscio

Károly Kerényi, studioso di mitologia greca, esprime con fermezza la potenza delle immagini arcaiche e degli archetipi nell'inconscio collettivo. La sua vita e le sue opere riflettono un approccio diretto e incisivo, incarnando la forza dei miti e dei simboli dell'antica Grecia, che continuano a svelare i sogni e le paure dell’animo umano.

«Con la nuda, urtante imbecillità non si polemizza neanche». Le parole che Károly Kerényi scriveva a Furio Jesi in una lettera del 1965 sono un riassunto della sua personalità: definitiva, proprio come le sue parole, le sue opere e la sua vita. Nato nel 1897 nell’odierna Timisoara, a quei tempi territorio ungherese, Kerényi è professore di filologia classica a Pécs dal 1936 e a Szeged dal 1940; emigrato in Svizzera nel 1943, non farà mai più ritorno nel suo paese. Professore, studioso, maestro, corrispondente, tra gli altri, di Herman Hesse, Thomas Mann, Carl Gustav Jung, Kerényi era allievo di Walter Otto, che gli aveva suggerito di combinare gli studi di storia delle religioni con quelli di storia antica. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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