Studi che orientano troppo la politica economica Un caso americano
Negli ultimi anni, studi di economisti come De Loecker, Eeckhout e Unger hanno influenzato profondamente la politica di concorrenza negli Stati Uniti, evidenziando i rischi della crescita del potere di mercato delle grandi imprese. Questa evoluzione solleva interrogativi sull’uso eccessivo di ricerche accademiche nel definire decisioni di policy economica.
Fino a che punto ha senso lasciare che singoli studi orientino scelte di policy? Negli ultimi anni, la politica di concorrenza negli Stati Uniti ha subito un cambiamento profondo perché una serie di ricerche – a partire da un importante lavoro degli economisti Jan De Loecker, Jan Eeckhout e Gabriel Unger sulla “crescita del potere di mercato e le sue implicazioni macroeconomiche” – aveva messo in guardia contro le conseguenze nocive della crescita delle quote di mercato delle grandi imprese, trasversalmente ai settori economici. Questa tesi aveva trovato un supporto bipartisan, che andava da Lina Khan, l’economista nominata dal Presidente Biden a capo della Federal Trade Commission fino a J. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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