Riserve auree di Bankitalia arriva un nuovo altolà della Bce
La Banca Centrale Europea ha nuovamente espresso riserve sull'emendamento presentato da Fratelli d'Italia alla legge di Bilancio, che riguarda le riserve auree di Bankitalia. La questione solleva dubbi e tensioni tra le istituzioni europee e italiane, sottolineando l'importanza di un dialogo accurato sulle modalità di gestione delle riserve e delle implicazioni economiche associate.
La Bce torna a fermare l'emendamento di Fratelli d'Italia alla legge di Bilancio sulle riserve auree della Banca d'Italia. Secondo il parere pubblicato ieri, «non è ancora chiaro quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione rivista» e le autorità italiane sono invitate a «riconsiderare la proposta», anche per «preservare l'esercizio indipendente dei compiti fondamentali» dell'istituto. L'ultima versione dell'emendamento è arrivata a Francoforte il 4 dicembre, ma «non è accompagnata da alcuna relazione illustrativa che ne illustri la ratio». La Bce riconosce alcune novità rispetto alla precedente versione (che assegnava tout court la proprietà allo Stato «in nome del Popolo italiano»), in particolare il rispetto degli articoli del trattato sulla gestione delle riserve auree dei Paesi e il fatto che le riserve rimarrebbero iscritte nel bilancio di Bankitalia. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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