Luigi Chiarini l’intellettuale fascista che passò con più classe all’antifascismo

Luigi Chiarini, figura di spicco nel panorama culturale italiano, attraversò una complessa trasformazione politica. Originariamente esponente del fascismo, riuscì a passare con eleganza all'antifascismo, lasciando un segno indelebile nel mondo del cinema. Claudio Siniscalchi traccia una biografia critica che mette in luce la sua intricata vita e il suo ruolo nella storia culturale italiana.

La bella biografia critica che Claudio Siniscalchi ha scritto su Luigi Chiarini - L'ultimo titano della cultura cinematografica italiana. Luigi Chiarini, 1900-1975 (Eclettica, pagg. 214, euro 16) ripropone un tema annoso nel dibattito culturale italiano, per quanto dal punto di vista storiografico ormai da tempo pacificamente risolto. Detto in breve, da Renzo De Felice in poi si sa che ci fu una cultura fascista, idee, scrittori, movimenti, artisti, un'ideologia, meglio, più ideologie del fascismo, un consenso politico che fu anche un consenso intellettuale. È la registrazione di un dato di fatto, non un giudizio di valore, allo stesso modo di come studiando nelle Crociate la validità dell'Islam non per questo si diventi maomettani. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it

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